Turismo. La guerra in Ucraina rallenta le prenotazioni

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Turismo. La guerra in Ucraina rallenta le prenotazioni

Attualmente in Croazia si registra un leggero rallentamento delle prenotazioni. Non ci sono state comunque delle perturbazioni di rilievo sul mercato turistico. Lo ha dichiarato il direttore dell’Ente croato per il turismo (HTZ) Kristjan Staničić. “È molto difficile in questo momento, visti gli eventi in corso nell’Est europeo, fare previsioni per quanto riguarda l’industria dell’ospitalità. Qualora la situazione in Ucraina non dovesse stabilizzarsi entro breve tempo, la crisi potrebbe travalicare i confini e riguardare pure i Paesi nel suo immediato circondario e poi anche l’Europa intera”, questo il parere di Staničić secondo il quale la Croazia quest’anno potrà difficilmente fare affidamento sui turisti provenienti da Stati Uniti, Canada e Cina e che percepiscono l’Europa come un’unica destinazione turistica. D’altra parte però la Croazia è innanzitutto una destinazione facilmente raggiungibile in macchina dai villeggianti provenienti da importanti mercati stranieri del turismo e questo è un significativo vantaggio.
C’è bisogno di pace e stabilità
Staničić ha aggiunto ancora come si stia seguendo con attenzione l’evolversi della situazione. L’HTZ è in contato con i suoi partner e direttori degli uffici dell’Ente croato per il turismo sparsi in tutta Europa, tra cui anche quello che ha sede a Mosca e riguarda sia il mercato russo che quello ucraino. “Tutte le attività promozionali della Comunità turistica nazionale verranno adeguate agli sviluppi della situazione visto che anche quest’anno ci saranno prenotazioni last minute – ha ribadito il direttore dell’HTZ -. Sappiamo benissimo che il turismo ha bisogno di pace e stabilità pertanto auspichiamo che in tempi brevi la situazione si stabilizzi soprattutto per il bene e la sicurezza di milioni di persone e successivamente anche per il settore economico dell’Europa.” Staničić ha trasmesso pure la dura condanna dell’offensiva russa in Ucraina da parte della Commissione europea per i viaggi (ETC) che ha espresso altresì solidarietà al popolo ucraino.

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