Storia e bilinguismo. CNI, scarso rispetto

Alla seduta della CAN di Capodistria indicati i punti critici di una corretta relazione con la realtà minoritaria

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Storia e bilinguismo. CNI, scarso rispetto
Foto: Kris Dassena

L’ultima seduta ordinaria della CAN ha fornito l’occasione per fare il punto su un’ampio raggio di tematiche che i dirigenti della CNI capodistriana hanno valutato come particolarmente importanti e critiche, a partire dalla ripartizione dei mezzi finanziari del Ministero della Cultura, stanziati per la prima volta tramite un bando pubblico promosso dalla CAN costiera. Tutte le CAN comunali, eccezion fatta per Ancarano, hanno dovuto accettare un ridimensionamento dei finanziamenti, ma la pagliuzza più corta è toccata proprio a Capodistria, che quest’anno può contare su poco più di 67mila euro, a fronte dei 72mila ottenuti nel 2022. Un taglio del 7,5 per cento che va di conseguenza a riflettersi sui beneficiari che sono le Comunità degli Italiani di Capodistria, Bertocchi e Crevatini, nonché l’Associazione Italiana Arte e Spettacolo, le quali vedranno versarsi importi ridotti dal 7,4 al 7,7 per cento.

La presidente Roberta Vincoletto ha promosso una riunione congiunta con i vertici delle Associazioni di cui sopra, alla quale è emersa la necessità di promuovere congiuntamente alcune iniziative, ma anche il disagio dei rappresentanti di Crevatini che, secondo quanto affermato da Vincoletto alla sessione di giovedì pomeriggio, si sentirebbero esclusi da quella che è la realtà del territorio.
Si è discusso ampiamente pure del rispetto del bilinguismo, la cui attuazione viene monitorata dall’Amministrazione intercomunale dell’Istria, guidata dall’ispettore capo Ivan Koljesnikov, che a detta del vicesindaco Mario Steffè, intervenuto alla seduta, ha dimostrato di avere una spiccata sensibilità per la problematica. “Lo stato delle cose non è ottimale, ma almeno il controllo è passato da un’attività di carattere sporadico a un’attività continuativa. Le direttrici d’intervento sono state individuate”, ha rilevato Steffè. I quattro Comuni costieri in sinergia con gli addetti del settore hanno recepito le istanze delle istituzioni della CNI sulla necessità di giungere in tempi quanto più rapidi a un Decreto sul bilinguismo che sancisca in maniera omogenea e armonizzata le disposizioni per la tutela e l’applicazione dell’italiano su tutto il territorio nazionalmente misto.
E se per il bilinguismo c’è ancora qualche barlume di speranza, ad allarmare è il nuovo allestimento al reparto di storia contemporanea del Museo regionale di Capodistria che getta ombra sulla componente italiana, di cui a detta delle autorità minoritarie non viene riflesso adeguatamente il ruolo e la presenza storica. “Si dovrebbe intervenire definendo delle linee guida, pervenire a un allestimento quanto più consono e obiettivo rispetto a quella che è la testimonianza storica della componente italiana sul territorio”, ha dichiarato Steffè. In sede di riunione si è ricordato che la CAN ha anche un proprio rappresentante nel Consiglio dell’ente museale e che sarebbe opportuno inviare una lettera congiunta firmata dal vicesindaco, dai rappresentanti della Costiera, nonché delle altre CAN comunali, qualora volessero dimostrare il proprio malcontento, per invertire la rotta.
Mario Steffè ha inoltre colto l’occasione per illustrare le attività avviate per il riconoscimento dell’interesse monumentale della parte storica dei cimiteri di San Canziano, Bertocchi e Santa Brigida, un’eredità culturale e civile alla quale la Comunità italiana tiene particolarmente. L’iter è irto di ostacoli e vede la Municipalità e la Soprintendenza per i beni culturali passarsi la patata bollente, ma il vicesindaco rimane speranzoso, soprattutto considerando che le istituzioni coinvolte possono appoggiarsi alle linee guida adottate nel caso dei camposanti di Isola e Pirano.
A rappresentare un’altra nota dolente è il bollettino del Comune, che dedica ancora troppo poco spazio ai contenuti in lingua italiana nonostante le sollecitazioni da parte dei rappresentanti CNI. “Sono convinto che non si tratta di un problema di finanze, bensì tecnico. La questione è attualmente su un binario morto e va nuovamente affrontata”, ha osservato Steffè, indicando che almeno l’editoriale e i servizi più rilevanti andrebbero tradotti.
In calce alla seduta, Roberta Vincoletto ha rivelato che è stato nominato il nuovo caporedattore del bollettino informativo della CAN, “InForma”. Sarà la giornalista di TV Capodistria Jana Belcijan a curare il foglio della Comunità capodistriana che quest’anno dovrebbe uscire in due numeri.

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