Statuto UI, la riforma entra nel vivo

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Statuto UI, la riforma entra nel vivo

La riforma statutaria dell’Unione Italiana è entrata nel vivo. Durante la sessione dell’Assemblea dell’UI tenutasi a Buie, ai consiglieri è stato consegnato un formulario nel quale poter esprimere i propri pareri riguardo ai modelli di ristrutturazione dell’UI.
Dal sondaggio è emerso che i consiglieri vogliono un’Assemblea con un numero inferiore di rappresentanti, ma con il vincolo di garantire ad ogni CI almeno un consigliere. Per quanto riguarda il modello di convocazione e relativi quorum dell’Assemblea, i consiglieri si sono espressi a favore del mantenimento del sistema attuale di convocazione e quorum necessari. In merito alla definizione del numero di presidenti, i consiglieri hanno optato per due presidenti, ossia il presidente della GE e quello dell’Assemblea che funge da presidente dell’UI. Il presidente della GE dovrebbe essere eletto in sede di Assemblea UI. Per quanto concerne la composizione della GE, i consiglieri hanno optato per il mantenimento del numero attuale dei suoi membri. Ok all’Istituzione del segretario generale dell’UI che verrebbe eletto dall’Assemblea UI. Sì anche alla professionalizzazione dei ruoli di presidenti e no a quella dei membri della GE. Secondo i consiglieri vanno ridefiniti gli articoli dello Statuto inerenti alla suddivisione delle competenze tra gli organismi e definiti nello Statuto UI i rapporti tra l’Unione e le singole CI, con particolare attenzione alla regolamentazione dello status di socio CI e socio UI. Va definita altresì l’incompatibilità tra la funzione di legale rappresentante dell’UI con altre cariche, funzioni all’interno dell’amministrazione UI, ruoli politici e altri ruoli all’interno delle istituzioni della CNI. È un sondaggio di pensiero senza alcun vincolo in seno all’Assemblea che riguarda soltanto alcuni temi della riforma statutaria dell’UI. Con questo sondaggio si vuole formulare la linea guida per capire in che direzione andare per quanto riguarda la riforma. Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin, il quale ha sottolineato i pochi interventi avuti fin qui in seno all’Assemblea in merito alla riforma statutaria e il “molto assenteismo” su qualsiasi posizione riguardante quest’importante argomento.

Lo scontro

L’acceso confronto tra il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e il deputato al seggio specifico della Comunità nazionale italiana al Parlamento sloveno Felice Žiža, semina zizzania nelle file della CNI. Il comunicato intitolato “Convivenza, solidarietà, democrazia e dialogo”, firmato da Tremul, ha destato malumore tra i consiglieri dell’Assemblea UI.
“Ci vuole unitarietà, rispetto e voglia di migliorare i rapporti interpersonali tra i connazionali”. Lo hanno ribadito, tra gli altri, il presidente onorario dell’UI Giovanni Radossi, la vicepresidente della Regione istriana Jessica Acquavita, Gianclaudio Pellizzer (Rovigno) e Daniela Ipsa (Pirano). Da qui l’appello del presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin, di invitare a sedersi allo stesso tavolo la presidenza dell’Assemblea, la Giunta, il presidente Tremul, e i rappresentanti della CAN costiera, per un dialogo aperto e costruttivo. L’esito dell’incontro verrà reso noto ai consiglieri dell’Assemblea nel corso della sua prossima sessione.

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