La Slovenia segue con il fiato sospeso  la sorte delle cinque persone (di età compresa tra i 22 e i 58 anni) intrappolate nella Grotta di Monte Croce (Križna jama). Una famiglia di tre persone (madre, padre e figlia) e due guide sono rimaste bloccate nella cavità carsica a causa dell’innalzamento del livello delle acque del ruscello Bloščica in seguito alle forti precipitazioni avvenute nel pomeriggio di sabato. La notizia si è diffusa nel corso della giornata odierna, quando i soccorritori hanno iniziato le operazioni di salvataggio dei malcapitati.

Il comandante della Protezione civile slovena per il Carso e la Carniola interna, Sandri Curk, ha dichiarato alla Televisione pubblica slovena che tutti i malcapitati stanno bene. Ha detto anche che si trovano in un luogo sicuro. Per poterli estrarre bisognerà però attendere che il livello dell’acqua scenda in quanto tre delle persone intrappolate non sono in grado di immergersi in una grotta. Prima che l’estrazione avvenga potrebbero dunque trascorrere anche più giorni se le condizioni meteo non saranno clementi. Luka Zalokar dell’Unione speleologica della Slovenia ha dichiarato che l’unità di crisi della medesima è stata allertata attorno alle 15 di sabato. I primi soccorritori sono riusciti a raggiungere il gruppo in pericolo a circa due chilometri di distanza (per percorrere il tragitto in queste condizioni sono necessarie alcune ore) dall’ingresso nella grotta in un punto predisposto proprio per consentire ai visitatori di ripararsi in sicurezza in situazioni di questo genere. Nelle operazioni di salvataggio sono inclusi 35 speleologi, otto speleosub e 11 tra vigili del fuoco e appartenenti alla Protezione civile.

La grotta di Monte Croce è una cavità nel Carso interno. È nota per la sua serie di ventidue laghi sotterranei. La sua scoperta risale al 1832, ma le prime esplorazioni approfondite avvennero nel 1926. Presso il Calvario (una delle sale più caratteristiche) vi è la confluenza di due ruscelli sotterranei e la grotta si divide in due rami, Blata a nord e Pisani rov a nord-est. Il passaggio verso la prima è difficoltoso, per cui le visite turistiche si dirigono di solito lungo il Pisani rov, grazie all’uso di piccoli battelli. Grazie alla scoperta di 44 specie di organismi viventi, la Križna jama è il quarto ecosistema tra le grotte di tutto il mondo quanto a biodiversità. Finora al suo interno non si erano mai verificate situazioni di questo genere.