Sette anni di governo: Plenković aumenta il salario minimo

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Sette anni di governo: Plenković aumenta il salario minimo
Il premier Andrej Plenković

Nel corso dell’odierna (mercoledì 25 ottobre) sessione dl governo, il primo ministro Andrej Plenković ha celebrato il settimo anniversario del suo governo e annunciato una serie di importanti misure volte a migliorare la situazione economica e sociale del Paese. Inoltre, ha affrontato le sfide dell’opposizione, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo.

Salario minimo

Il primo punto saliente del discorso di Plenković riguarda l’aumento del salario minimo. Attualmente fissato a 700 euro lordi, il governo ha annunciato l’intenzione di portarlo a 840 euro lordi. Questa mossa rappresenterebbe un notevole incremento, con un aumento del 103% rispetto al 2016, dimostrando “l’impegno del governo per migliorare le condizioni economiche dei lavoratori a basso reddito”.

Ora lavoro studenti

Oltre all’incremento del salario minimo, Plenković ha dichiarato che l’ora di lavoro per gli studenti passerà da 4,48 a 5,25 euro. Questo aumento, ha sottolineato il primo ministro, è una dimostrazione di solidarietà verso coloro che guadagnano di meno e contribuirà a migliorare l’accesso all’istruzione.

Legge sulla lingua croata

Il governo ha anche annunciato l’intenzione di introdurre una legge sulla lingua croata, con l’obiettivo di preservarne il valore come patrimonio culturale e garantirne lo sviluppo in linea con le evoluzioni del mondo moderno.

Ha anche spiegato che la legge non regola l’espressione artistica e letteraria, né la lingua parlata o le lingue delle minoranze nazionali. “Con l’approvazione di questa legge, la tutela della lingua croata riceve un quadro istituzionale. L’obiettivo della legge è garantire un elevato standard di qualità per la lingua croata nei documenti ufficiali”, ha affermato.

Aumenti nel settore pubblico

Plenković ha affrontato il tema degli aumenti salariali nel settore pubblico, dichiarando che sono stati raggiunti accordi per aumentare le retribuzioni di base del 5%. Questo aumento sarà erogato a novembre e verrà ulteriormente sostenuto da una strenna natalizia di 300 euro e dall’introduzione di una gratifica pasquale di 100 euro. Queste misure mirano a rafforzare il benessere dei dipendenti pubblici e statali.

L’importanza del rigassificatore quarnerino

Nel suo discorso, il primo ministro ha anche sottolineato l’importanza del rigassificatore di Veglia (Krk), che mira a trasformare il paese in un nodo energetico regionale. Ha affermato che il terminale ha garantito stabilità durante la crisi energetica, evitando una forte dipendenza dal gas russo e contribuendo all’integrazione della Croazia nell’area dell’euro. Inoltre, il governo sta lavorando a un’iniziativa comune con Baviera, Austria e Slovenia per investire in un gasdotto che colleghi questi paesi al terminale LNG croato.

Il nodo immigrazione

Il primo ministro ha anche manifestato il suo impegno nell’affrontare le sfide legate all’immigrazione, sottolineando la necessità di rafforzare la cooperazione tra i paesi membri dell’Unione Europea e di affrontare il problema delle migrazioni illegali alla fonte. Ha inoltre annunciato aiuti umanitari per Libia, Gaza e Ucraina, dimostrando la solidarietà della Croazia verso le nazioni in difficoltà.

Le critiche all’opposizione

Parlando dell’annuale relazione sull’attività del governo presentata ieri al Sabor, Plenković ha ringraziato i ministri che lo hanno sostenuto, nonché i membri di entrambi i partiti di maggioranza e opposizione che “non si sono impegnati in un atteggiamento ostruzionistico e distruttivo di tipo primitivo dell’opposizione”. “Sottolineo che si tratta di meno di una ventina di deputati, persone che hanno applicato metodi che Možemo! ha usato nell’Assemblea comunale e ora li hanno applicati nell’aula parlamentare. Hanno mandato un messaggio di disperazione. Inoltre, hanno mancato di rispetto per le istituzioni, hanno mandato un messaggio di caos e anarchia e volevano impedire al pubblico di sentire ciò che il governo ha fatto negli ultimi sette anni. Non ci sono riusciti, grazie ai microfoni l’opinione pubblica ha sentito. Nonostante ciò, ho tenuto il discorso in circostanze insolite, ma il pubblico ha sentito…”, ha detto il primo ministro.

 

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