Ribadito il sostegno dell’Italia alla CNI

I vertici dell’Unione Italiana hanno avuto numerosi incontri a Roma con gli esponenti delle forze politiche e della Farnesina. Confermato il sostegno al rifinanziamento della Legge in favore della minoranza in Croazia e Slovenia

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Ribadito il sostegno dell’Italia alla CNI

Il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha giudicato “fruttuosa” e “positiva” la missione che lo ha visto impegnato a Roma assieme al presidente e al vicepresidente della Giunta esecutiva dell’associazione unitaria apicale degli italiani in Croazia e Slovenia, rispettivamente Marin Corva e Marko Gregorič. Tra mercoledì e oggi, giovedì 13 maggio, la delegazione dell’UI è stata impegnata in una serie d’incontri con i rappresentanti delle forze politiche dell’arco parlamentare e alla Farnesina. Numerosi i temi trattati nel corso dei colloqui, a iniziare dal rifinanziamento delle leggi 73/01 (interventi a favore della Comunità Nazionale Italiana) e 72/03 (interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia).
“Questa missione rientra nel novero dei normali incontri periodici che a suo tempo abbiamo deciso di fare per mantenere contatti costanti con la Nazione Madre. In questo caso con le forze politiche parlamentari, sia del Senato sia della Camera e ovviamente con il governo, in questo caso il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale”, ha dichiarato Tremul. “Abbiamo partecipato – ha proseguito il presidente dell’UI – a una fitta rete d’incontri molto importanti, tutti positivissimi. Sono stati incontri molto fruttuosi, molto cordiali. Siamo stati accolti con grande interesse. Tutte le questioni che abbiamo posto e presentato sono state seguite veramente con grande interesse e partecipazione anche rispetto alle novità positive che caratterizzano il nostro operato e che abbiamo voluto illustrare ai nostri interlocutori”. “Quello che abbiamo voluto fare – ancora Tremul – è stato presentare una panoramica molto ampia e dettagliata su quella che in questo momento è la realtà politica, sociale ed economica in Croazia e Slovenia. Abbiamo voluto farlo per informare i nostri interlocutori su quale sia attualmente la situazione nei due Paesi”. Tra gli argomenti affrontati Tremul ha menzionato anche il Covid, sia per quanto concerne le sfide che la situazione ha comportato in generale per le società croata e slovena sia per la CNI al suo interno. “Abbiamo parlato delle difficoltà che abbiamo incontrato e come abbiamo cercato e stiamo cercando di superarle”, ha detto il presidente dell’UI, rilevando che la CNI, alla pari delle altre realtà minoritarie, è più esposta e più in pericolo a causa dei danni provocati dal coronavirus.

Rifinanziamento della 73/01

“Ovviamente il tema centrale della nostra visita è stato quello che rientra nelle nostre funzioni istituzionali ed è il rifinanziamento della Legge 73/01. Ovviamente, come sempre abbiamo chiesto anche il sostegno al rifinanziamento della Legge 72/01. Per quanto riguarda questa seconda Legge abbiamo perorato la causa affinché sia rifinanziata, ma ovviamente non siamo entrati nei dettagli che attengono agli esuli. Abbiamo chiesto che le due normative siano rifinanziate già a partire dalla Legge di Bilancio che approderà prossimamente alla Camera e al Senato”, ha osservato il presidente dell’UI. “In questo – ha proseguito – dobbiamo dire che abbiamo incontrato sostegno, con nostra grande soddisfazione, ma non con sorpresa, anzi eravamo certi che avremmo trovato questo tipo di riscontro trasversale e unanime al rifinanziamento delle leggi 73/01 e 72/01. Negli anni trascorsi e negli ultimi mesi abbiamo avuto contatti molto frequenti con il governo italiano e con le forze politiche. Eravamo certi che questa sarebbe stata la risposta, ma trattandosi ora di una risposta positiva siamo ovviamente rimasti molto, ma molto soddisfatti”. “Questo è un dato fondamentale ed è questo quello che noi abbiamo voluto raggiungere nell’ambito di questa serie d’incontri”, ha sottolineato Tremul riferendosi all’insieme dei colloqui avuti a Roma dalla delegazione UI.
Quello che per certi versi può essere considerato l’incontro clou della missione dell’UI si è svolto ieri mattina alla Farnesina, dove Tremul, Corva e Gregorič sono stati ricevuti dal sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, e dal ministro plenipotenziario, Francesco Saverio De Luigi. “In quest’occasione abbiamo appreso l’intenzione del governo di rifinanziare la legge. Un fatto fondamentale che ci consentirà di realizzare i progetti che abbiamo in cantiere, di continuare a finanziare le nostre attività e le nostre iniziative, come pure di finanziare le novità che l’UI vuole apportare e che la Giunta esecutiva sta portando avanti e intende realizzare e che abbiamo presentato ai nostri interlocutori”, ha sottolineato Tremul.

Corale soddisfazione

Soddisfatti dell’esito degli incontri si sono detti pure Marin Corva e Marko Gregorič. Il presidente della Giunta esecutiva ha chiarito di aver sfruttato questi incontri per presentare le innovazioni avviate sul fronte dell’imprenditoria e i contatti instaurati in tale senso con l’Ambasciata italiana a Zagabria, come pure con la Camera di commercio italo croata (CCIC-THGK). “Ho presentato le attività promosse dal Settore imprenditoria e comunicazione voluto e creato da questa Giunta. Abbiamo parlato degli aggiornamenti che stiamo facendo, delle collaborazioni instaurate con istituzioni italiane. Abbiamo discusso degli incontri avuti con gli imprenditori connazionali, come pure con gli imprenditori italiani operanti in Croazia”. Corva ci ha informato che tra i temi affrontati a Roma figurano anche il progetto PRIMIS, ovvero la costituzione di un museo virtuale della CNI, come pure gli sforzi profusi al fine di veder sorgere a Santa Lucia un incubatore d’impresa. A proposito di quest’ultimo Corva ha detto di auspicare che qualcosa di simile possa sorgere pure in Croazia, magari a Valle negli spazi di Castel Bembo. “Abbiamo parlato anche della cura dell’immagine e del progetto Stile italiano che punta a diventare una piattaforma per la promozione degli imprenditori connazionali sia su media cartacei sia quelli online, inclusi i dispositivi smart. Non abbiamo tralasciato neppure di parlare degli sforzi profusi nel campo dell’europrogettazione e dell’aggiornamento degli europrogettisti”, ha segnalato Corva, puntualizzando che nel corso degli incontri non si è tralasciato di promuovere neppure le attività svolte dalla CNI nella sfera culturale come pure non sono stati scordati i temi connessi alla collaborazione tra la CNI e gli esuli.

Cooperazione con gli esuli

Un tema, quest’ultimo, sul quale si è soffermato in particolare Marko Gregorič. “Il tema della CNI in Slovenia e Croazia presso le forze politiche in Italia va tenuto vivo”, ha ribadito il vicepresidente della Giunta esecutiva dell’UI confermando che tra i vari temi toccati c’è stato anche quello legato alla collaborazione con gli esuli che Gregorič ha definito “buona e avviata” e che grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro formato dai rappresentanti sia dell’UI che della Federesuli si appresta ad assumere una dimensione operativa. “Ci stiamo riferendo a una collaborazione che esiste e che è destinata a migliorare attraverso la realizzazione di progetti concreti”, ha detto Gregorič, affermando: “È questa la linea che corrisponde a verità”. “C’è una componente ampiamente minoritaria del mondo degli esuli – ha aggiunto – che sostiene un’informazione di tipo diverso e avverso nei confronti dell’UI e della CNI in Slovenia e Croazia in modo più generale, ma non è quello lo specchio della dimensione effettiva”. Gregorič ha affermato che si sta lavorando e che si continuerà a lavorare “per un discorso di ricomposizione etnica tra esuli e rimasti, cercando di oltrepassare questo schema” al fine d’iniziare a parlare del popolo giuliano-fiumano-dalmata. “Naturalmente – ha concluso Gregorič – abbiamo parlato pure di temi legati all’europrogettazione, alla permeabilità dei confini, ai rapporti di buon vicinato del quale anche le minoranze possono diventare portavoce”.

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