Radin-Corva-Tremul: «Roma vicina alla CNI» (video)

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Radin-Corva-Tremul: «Roma vicina alla CNI» (video)

La promozione dei diritti minoritari è stato uno degli argomenti affrontati dal ministro croato degli Affari esteri ed Europei, Gordan Grlić Radman, e del ministro italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, nel corso del loro colloquio avvenuto a Zagabria, in margine alla sessione plenaria del Comitato di coordinamento dei ministri di Croazia e Italia. Il vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento croato, Furio Radin, ha partecipato ai lavori del Comitato di coordinamento oggi, lunedì 30 novembre, allo Zrinjevac. “In sintesi, per quanto ci riguarda e per quanto ci è stato confermato, è stata ribadita la ferma volontà di prestare ulteriore attenzione alle esigenze delle Comunità nazionali e all’attuazione dell’Accordo bilaterale sulla tutela delle minoranze, anche con la proposta di iniziative tese al monitoraggio dei diritti minoritari”, ha dichiarato Radin.
Tremul: «Apprezzata l’innovazione della nostra Comunità»
Il ministro Di Maio, ha rilevato che “il contributo destinato dalla Farnesina all’Unione Italiana e dunque il sostegno dell’Italia alla Comunità Nazionale Italiana non è mai stato posto in discussione”. Ad affermarlo è stato il presidente dell’UI, Maurizio Tremul, all’indomani dell’incontro avuto a Zagabria con il capo della diplomazia di Roma, assieme al deputato della CNI al Sabor, Furio Radin, e al presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva. “Abbiamo avuto la sensazione – ha proseguito Tremul – che il ministro abbia apprezzato le innovazioni che stiamo portando avanti, anche nelle progettualità europee. Si è detto molto disponibile a verificare e a ragionare con noi su quali possano essere ulteriormente le iniziative che si possono promuovere per migliorare laddove migliorabile l’azione che viene svolta”. “Il ministro – ancora il presidente dell’UI – era a conoscenza della nostra realtà e della nostra particolarità. Gli abbiamo sottolineato il nostro status di comunità autoctona al di fuori dei confini italiani e ci siamo lasciati con l’intento di dare seguito a una serie di questioni che sono state poste e rivolte a consolidare la presenza della CNI in Croazia e Slovenia, nel nostro territorio d’insediamento storico”.

Clima amichevole
Tremul ha ringraziato l’Ambasciatore d’Italia a Zagabria, Pier Francesco Sacco, per essersi adoperato per inserire l’incontro nella fitta agenda del ministro Luigi Di Maio. “Ringrazio pure il ministro per aver accettato d’incontrarsi con noi, in un contesto, comunque, di forte disagio, quello legato alla pandemia e nell’ambito di un soggiorno a Zagabria veramente molto, molto intenso”, ha osservato Tremul, rilevando che il ricevimento svoltosi nella residenza dell’Ambasciatore Sacco si è protratto per quasi un’ora. “Abbiamo interloquito – ha proseguito Tremul – in un clima amichevole, cordiale ed empatico”. “Abbiamo parlato ampiamente – ha sottolineato – di numerose questioni. Il ministro ci ha ascoltati e su certi argomento ha chiesto dei chiarimenti e degli approfondimenti”. Tremul ha annunciato che Di Maio ha accettato “ben volentieri l’invito di arrivare fisicamente, in presenza, alla cerimonia per i trent’anni dell’UI”, in calendario a Fiume il 16 luglio 2021.
Una presenza più salda
Per il presidente dell’UI il fatto che Di Maio abbiamo ricevuto i rappresentanti della CNI per affrontare temi articolati testimonia il suo sincero attaccamento nei confronti della medesima, come pure la sua volontà di fornire un contributo teso a favorire tutte quelle iniziative capaci di rendere la minoranza italiana ancora più salda, più forte e più presente sia culturalmente che economicamente sul suo territorio d’insediamento storico. “Desidero rivolgere un grande ringraziamento al ministro Di Maio, al suo capo di gabinetto, Ettore Francesco Sequi, al ministro plenipotenziario Vincenzo Celeste, all’Ambasciatore Sacco e a tutti i loro collaboratori presenti, che hanno dimostrato, anche concretamente e non solo simbolicamente, la vicinanza dell’Italia alla CNI; in un momento particolarmente difficile per tutti e mi riferisco alla pandemia da Covid-19 che sta toccando e sconvolgendo la vita di tutti noi. Dal mio punto di vista si tratta di un segnale politico molto forte”, ha concluso Tremul.
Corva: «Ci ha rassicurato»
Per Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, all’incontro dei rappresentanti della CNI con il ministro Luigi Di Maio va riconosciuta una grandissima importanza. “Il titolare della Farnesina ci ha detto che i connazionali possono stare tranquilli, ossia che l’Italia farà tutto il necessario per sostenere la nostra Comunità nazionale”, ha dichiarato Corva, riassumendo la risposta fornitagli da Di Maio alla sua domanda attinente alla sorte del rifinanziamento della Legge 73/01 per il triennio 2022-2024. “A quel punto ho espresso il parere che la Legge sugli interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia andrebbe rivista al fine di rendere quanto più semplici le procedure connesse all’arrivo dei mezzi all’UI. In quest’ottica ho proposto che siano o l’Ambasciata o il Consolato generale i nostri interlocutori ai quali rivolgerci per sbrigare le procedure. A tale proposito ho ricordato che una parte dei mezzi destinati alla Comunità Nazionale Italiana arrivano già per il tramite dell’UI e che in questo caso la procedura risulta molto più semplice rispetto a quella attuata nel caso degli altri finanziamenti erogati da Roma a favore della CNI”, ha detto il presidente della Giunta esecutiva dell’associazione unitaria apicale degli italiani in Croazia e Slovenia.
“Il ministro ci ha ascoltato attentamente e ha compreso di sicuro quali sono le problematiche con le quali dobbiamo confrontarci”, ha rilevato Corva, osservando che le sensazioni maturate al termine della riunione sono state ottime. “Di Maio mi ha dato l’impressione di essere una persona molto pragmatica, pronta ad affrontare subito le varie questioni. Si è detto favorevole alla formazione di un gruppo di lavoro tra i due Stati teso a ottimizzare l’attuazione dell’Accordo bilaterale. Si tratta indubbiamente di una cosa importante per la CNI”, ha concluso Corva.

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