Procedono i lavori a palazzo Gravisi-Buttorai

Sopralluogo dei vertici dell’Unione Italiana

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Procedono i lavori a palazzo Gravisi-Buttorai

lavori a palazzo Gravisi-Buttorai procedono bene, parola di Marin Corva. Il presidente della Giunta esecutiva si è recato a visitare il palazzo, per vedere come procedono i lavori di restauro di uno dei gioielli architettonici di Capodistria, che grazie a un progetto dell’UI è ora in fase di rinnovo. Presente al sopralluogo anche il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul. “A causa della pandemia non ero in Slovenia da mesi e così alla prima occasione, grazie a una visita ufficiale, ho fatto visita anche a palazzo Gravisi-Buttorai, per vedere come procede la ristrutturazione. Sono estremamente interessato a questo progetto, in quanto l’edificio in futuro sarà sede del Centro multimediale dell’Unione Italiana e dopo anche dell’UI stessa”, ci ha spiegato Corva.
I lavori sono iniziati a fine marzo e secondo contratto dovrebbero terminare entro il 31 novembre del 2021. “Trattandosi di un palazzo storico i lavori hanno incontrato inevitabilmente degli imprevisti. Ciononostante gli esecutori mi hanno rassicurato sul fatto che tutto procederà secondo i piani, con l’intero progetto che si concluderà entro i termini prestabiliti, senza che vi sia una lievitazione dei costi”, ha riferito Corva.
Per fare un esempio della complessità dei lavori, con la sola parte edilizia che verrà a costare 731mila euro, il presidente della Giunta ha raccontato di come si sia dovuto procedere a costruire una specie di strada di legno, che è stata posta sul fondo stradale della zona attorno al palazzo, per evitare che i pesanti camion che devono accedere al cantiere per completare i lavori danneggiassero la pavimentazione storica. “Trattandosi di un centro storico di grandissimo valore dobbiamo stare attenti a ogni dettaglio, persino a conservare i lastricati d’epoca”, ha spiegato Corva.

Per quanto riguarda l’elemento finanziario e organizzativo, il presidente della Giunta ha spiegato come questo sia un progetto europeo dove l’Unione Italiana è lead partner, con molti enti ed istituzioni a collaborare, fra i quali le Regioni Veneto e FVG, ma pure la CAN Costiera. “I mezzi arrivano in gran parte dal progetto Primis, ma anche da alcune ridestinazioni concesseci dal MAECI attraverso la legge 73”, ha concluso Corva.

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