La Croazia guarda con attenzione al Sudamerica, un continente importante per Zagabria in quanto abitato da tantissimi croati. “La Croazia è motivata a collaborare con i Paesi dell’America latina”, ha dichiarato il primo ministro Andrej Plenković puntualizzando che stando ai dati del governo in quella parte del mondo vivono almeno 650mila persone di origini croate. Si tratta prevalentemente dei discendenti dei croati emigrati durante il secolo scorso. I Paesi dell’America latina con il maggior numero di croati o loro discendenti sono l’Argentina (250 mila persone), il Cile (200mila) e il Brasile (80mila). “È quasi impossibile trovare una famiglia croata che non ha almeno un parente nelle Americhe o in Australia”, ha osservato Plenković, che lunedì scorso e oggi (18 luglio) ha partecipato al terzo Vertice UE-CELAC, che ha riunito a Bruxelles i leader dell’Unione europea e della Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC).
Il Summit ha fornito a Plenković l’occasione di partecipare a incontri bilaterali con i Presidenti argentino, Alberto Ángel Fernández, brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva e cileno, Gabrijel Borić Font, quest’ultimo di origini croate. Durante l’incontro con Fernández il focus è stato posto sul cammino d’avvicinamento dei due Paesi all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). “Ero interessato a comprendere come procedono i loro preparativi, considerate le sfide che stanno affrontando sul piano fiscale, finaziario ed economico”, ha detto Plenković
L’anno scorso l’interscambio commerciale tra la Croazia e i Paesi CELAC si è attestato attorno ai 221 milioni di dollari. “Un importo modesto, ma esiste la volontà di sviluppare la nostra collaborazione sul piano economico”, ha dichiarato il premier chiarendo che sul fronte degli equilibri nello scacchiere internazionale gli interessi croati nei confronti dell’area CELAC coincidono a quelli dell’UE.