Migranti. Slovenia, controlli al confine con Croazia e Italia

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Migranti. Slovenia, controlli al confine con Croazia e Italia
Una pattuglia della polizia slovena. Foto: Ziga Zivulovic jr./F.A. BOBO/F.A. BOBO

Sulla scia dell’Austria e dell’Italia, la Slovenia ha deciso di intensificare a partire da oggi, mercoledì 27 settembre, i controlli alle frontiere a causa delle migrazioni illegali. Al momento, il regime di Schengen non subirà modifiche, ma si prevedono controlli più frequenti subito dopo i valichi di frontiera che erano in funzione fino al 1.mo gennaio scorso, quando la Croazia è entrata nello Spazio Schengen.

Come riferisce in via ufficiosa il sito 24ur.com, la polizia ha stabilito dei punti di controllo presso il sovrappassaggio ferroviario nella località di Rigonce, vicino al confine di Harmica, a Trnovec, vicino a Metlika, Obrežje, e anche al confine con l’Italia – nelle località di Acquaviva dei Vena (Rakitovec), Piedimonte d’Istria (Podgorje) e San Quirico (Sočerga) nell’area di Capodistria. Subito dopo la frontiera di Obrežje, il più grande valico stradale tra Croazia e Slovenia, la polizia ha istituito una postazione di osservazione.

Dopo l’ingresso della Croazia nello spazio Schengen all’inizio dell’anno, è aumentato significativamente il numero di migranti che entrano illegalmente in Slovenia attraverso la rotta dei Balcani occidentali, soprattutto provenendo dalla Bosnia ed Erzegovina. Dall’inizio dell’anno fino alla fine di agosto, la polizia slovena ha registrato 36.137 attraversamenti illegali al confine tra Slovenia e Croazia. Nello stesso periodo dell’anno precedente, erano stati registrati 13.601 ingressi non autorizzati.

In tutta Europa sta aumentando il numero di attraversamenti illegali. In questo contesto, nonostante Schengen, l’Austria sta da tempo intensificando i controlli alle frontiere sia con la Slovenia che con l’Ungheria. L’Agenzia europea per la protezione delle frontiere, Frontex, ha annunciato alcuni giorni fa di aver intensificato il suo supporto all’Italia, alla luce dell’aumento del numero di migranti che arrivano sull’isola di Lampedusa.

Mentre il governo di Robert Golob insiste sulla rimozione della recinzione al confine con la Croazia, dai comuni al confine si sentono richieste di intensificare la sorveglianza e di non rimuovere il filo spinato.

Il vicedirettore generale della polizia, Robert Ferenc, ha spiegato martedì 26 settembre in una riunione urgente del Comitato per gli affari interni, l’amministrazione statale e l’autonomia locale, che dopo l’ingresso della Croazia nello spazio Schengen, le migrazioni non avvengono più attraverso la cosiddetta frontiera verde, ma attraverso i collegamenti stradali e ferroviari. Per questo motivo, la polizia ha intensificato la sua presenza e ha iniziato a condurre pattugliamenti congiunti con tutte le forze di polizia dei Paesi confinanti.

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