Maltempo. Strade come… Fiume

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Maltempo. Strade come… Fiume

Crediamo che stasera, martedì 24 ottobre, nessuno si sia chiesto il motivo per il quale Fiume sia chiamata colloquialmente “la città che scorre”. L’arrivo di una nuova perturbazione atlantica era stato annunciato, con maltempo anche intenso, ma ogni “bomba d’acqua” a Fiume fa notizia. Tra le 13 e le 20, infatti, sulla città sono caduti 59,5 litri per metro quadrato, una quantità cresciuta poi con il passare delle ore, e che non rappresenterebbe certamente un problema se fosse distribuita equamente nel corso della giornata. I problemi insorgono – inevitabilmente – quando una quantità del genere si concentra in poco più di un’ora. Non esistendo collettori e sistemi di smaltimento in grado di assorbire una quantità del genere, molte strade si trasformano in torrenti in piena. È successo anche stasera, specialmente in cui confluiscono strade che scendono dai rioni alti della città. Un esempio è certamente l’incrocio in Braida, dove via Primo maggio porta l’acqua da Scurigne e Belvedere, oppure di fronte al Palazzo della stampa, in direzione di Mlaka, dove l’acqua giunge dal rione di San Nicolò e da via Rikard Benčić, ostacolando il regolare flusso del traffico e creando seri pericoli per gli utenti della strada. Non sono mancati neppure i soliti allagamenti negli scantinati.

Il centralino della caserma dei vigili del fuoco non ha praticamente smesso di suonare dal momento in cui è aumentata l’intensità della pioggia. Cinque squadre di pompieri erano continuamente impegnate in campo, specialmente nei rioni occidentali della città, i più colpiti dal maltempo. Ci sono stati diversi interventi a Zamet e, come accaduto anche in occasione dell’ultimo nubifragio, nel nuovo rione della cultura di Fiume, in Potok, dove il torrente si è ingrossato rischiando di sommergere nuovamente la Casa dell’infanzia. Non è stato risparmiato nemmeno il sottopasso ferroviario sopra gli stabilimenti navalmeccanici del “3. maj”. Una squadra dei pompieri era impegnata soltanto nella rimozione degli ammassi di foglie che si accumulano sulle griglie occludendo i pozzetti di smaltimento delle acque meteoriche, che svolgono il fondamentale ruolo di collegamento tra la sede stradale e le canalizzazioni fognarie, intercettando le acque meteoriche che scorrono in superficie. Con le caditoie che non svolgono la propria funzione, non devono pertanto sorprendere i… torrenti in piena.

Se alla quantità di pioggia aggiungiamo l’abbassamento della pressione (1004 hPa alle 19), l’umidità relativa (95%), il vento di scirocco con raffiche anche oltre 70 km/h, abbiamo tutti gli ingredienti per aspettarci, con l’arrivo dell’alta marea, il verificarsi di un fenomeno per il quale è conosciuta Venezia, ossia l’acqua alta. La fase perturbata continuerà a interessare le nostre regioni anche nei prossimi giorni, seppure non in modo così violento come stasera.

Video Ivana Precetti

Video Krsto Babić

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