Lisignano, inquinati chilometri di costa

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Lisignano, inquinati chilometri di costa

Ci si sente autorizzati a parlare di catastrofe ecologica, a guardare lo scempio lungo la costa lisignanese. Inizialmente si era creduto che la sostanza oleosa avesse invaso, in lunghezza, alcune centinaia di metri della costa, invece dal sopralluogo è emersa un’altra realtà, peggiore: il combustibile (ignota ancora la sua provenienza) ha inquinato chilometri di costa, da Punta Santo Stefano a Sissano fino alla baia di Cuie a Lisignano.

Oggi, lunedì 14 novembre, sono iniziate le azioni di pulizia e bonifica dell’area, per la qual cosa sono intervenuti gli esperti della fiumana Dezinsekcija, che per prima cosa hanno “recintato” le macchie per assorbirle e per impedire che il vento potesse portare quello che si presume essere nafta verso altri punti, ancora non intaccati. Fatto questo si provvederà ad estrarre la rimanenza della sostanza inquinante con l’aiuto di pompe e poi a mano quello che si è infilato nelle fessure tra le rocce.

Le prime chiazze oleose erano state avvistate domenica mattina, in alcuni punti della costa poi, complice la bora, l’area interessata dall’inquinamento è aumentata. Si crede che tutto sia iniziato al largo e che poi il vento abbia spinto l’inquinante verso la terraferma. Abbiamo detto di inquinamento da nafta, perché sembra la risposta più logica, ma in effetti si saprà con certezza la natura della sostanza una volta che gli esperti del Centro per la ricerca marina di Rovigno avranno portato a compimento le analisi.

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