Le star della musica all’Arena, Pola già in fermento

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Le star della musica all’Arena, Pola già in fermento
L'Arena di Pola. Photo: Srecko Niketic/PIXSELL

Dua Lipa, “Duran Duran”, Lenny Kravitz, “Simple minds”, Avril Lavigne, “The Smile”. Non stiamo parlando della headline di un Festival come il Lollapalooza a Chicago, secondo i siti specializzati il più importanti al mondo, o dell’offerta estiva di una grande città europea oppure statunitense. Si tratta del cartellone estivo nell’Arena polese per i mesi di giugno, luglio e agosto di quest’anno. E, come direbbe una delle pubblicità tanto in voga, questo non è tutto. Infatti mancano ancora i nomi dei protagonisti dell’Adria Summer Festival, la manifestazione che soltanto nel 2023 ha fatto registrare tre sold out consecutivi (Dino Merlin, “Dubioza kolektiv” ed Eros Ramazzotti). E i rumours dicono che quest’anno potrebbero esserci i “Maneskin” come protagonisti principali. E secondo altri rumours in anifteatro dovrebbe esibirsi quest’estate anche il tenore Andrea Bocelli.

Contano i followers

Certo, nel cartellone di quest’anno, ci sono complessi e cantanti che hanno già dato il meglio di sé, che l’apice della loro carriera è avvenuto 20 (Lenny Kravitz e Avril Lavigne) o 40 anni fa (“Duran Duran” e “Simple minds”), ma è altrettanto vero che Dua Lipa, che da poco si è data anche al cinema, è ora all’apice del successo con milioni di followers (ormai il successo di qualche cantante si misura così, una volta erano i dischi venduti). E poi diciamoci la verità, negli anni Ottanta del secolo scorso era possibile organizzare un concerto dei “Duran Duran” o “Simple minds” in Croazia? No di certo, per cui ben vengano anche adesso con qualche chilogrammo di troppo, con qualche capello grigio in più e qualche tonalità di voce in meno. Sarà anche un’operazione nostalgia, ma per la generazione di chi scrive, i due complessi britannici all’epoca erano il massimo che si poteva desiderare quando parliamo di concerti dal vivo.

Dagli anni ‘90 al 2023

Negli ultimi trent’anni, l’Arena ha fatto da cornice a eventi davvero straordinari. Dal primo Sting (1997) che è stata la prima onda di questa marea di concerti a Elton Jones, dai compianti Joe Cocker, James Brown e Leonard Cohen, ai più recenti David Gilmour, “Foo Fighters” e Robbie Williams. Dalla meteora Michel Telò (una “rapina” le 240 kune per il biglietto del concerto di un’ora e mezza sì e no), ai sempreverdi Tom Jones, che ebbe l’occasione di dire “finalmente mi esibisco in un posto nato dopo di me” e Zucchero, dalla band “Kelly family”, al “famigerato” Marilyn Manson. E ci fermiamo qui in quanto in quasi tre decenni l’Arena ne ha ospitato di stelle, sia della musica croata, sia di quella mondiale.

Fan in delirio

Ma mai così tanti in un periodo di tempo così ravvicinato. L’ultima ufficializzazione del concerto dei “Duran Duran” ha scatenato anche tutta una serie di commenti simpatici sui social network. “Andremo in bancarotta per acquistare i biglietti” ha scritto una ragazza su Facebook, “dovrò lavorare tutto l’anno solo per i concerti”, ha aggiunto un altro. Una terza, probabilmente impiegata nel settore dell’ospitalità o della ristorazione, ha scritto “ma pensate anche ai lavoratori stagionali, non ci possono essere dei concerti anche nelle restanti stagioni dell’anno per noi”, una quarta ha scritto “la cosa migliore sarebbe trasferirmi a Pola per due mesi”. E via di seguito.
In tanti la definiscono il più bel palcoscenico del mondo. Chi scrive non si azzarderà a definirla così, ma senza di lei e il suo fascino bimillenario, tutti questi concerti potremmo soltanto sognarceli per cui lasciateci dire (parafrasando uno che qui si è esibito più volte): Arena, grazie di esistere!

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