Il ruolo di responsabile ad interim dei servizi segreti militari croati sarà affidato per un mese al brigadiere Ante Kujundžić. Lo hanno stabilto le delegazioni del Pantovčak e dei Banski dvori, incaricate rispettivamente dal Presidente della Repubblica, Zoran Milanović e dal primo ministro Andrej Plenković di trovare una soluzione allo stallo insorto nella nomina del nuovo direttore dell’Agenzia militare per la sicurezza e l’intelligence (VSOA). La notizia è stata confermata oggi sia dall’Ufficio del Capo dello Stato sia dal Gabinetto del premier. La decisione entrerà in vigore nel corso della giornata odierna. I poteri di Kujundžić saranno limitati rispetto ai direttori a pieno titolo. È stato autorizzato a coordinare i lavori e a firmare gli atti legati all’operato del VSOA, ma non a presentare richieste scritte tese alla raccolta duratura d’informazioni. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se questa soluzione sia in sintonia ai dettami costituzionali, il premier Plenković ha risposto affermativamente. Ha osservato anche che la Costituzione sancisce che questa è una delle decisioni che il Presidente e il Capo del governo devono prendere in modo coordinato, ma che la medesima non impone ai due d’incontrarsi personalmente. “Quando al Pantovčak c’era Kolinda Grabar Kitarović e Milanović era premier queste questioni il Capo dello Stato le discuteva con l’allora ministro della Difesa, Ante Kotromanović”, ha osservato Plenković, puntualizzando che a differenza dell’Agenzia civile per l’intelligence e la sicurezza (SOA), il VSOA non è un ente autonomo, bensì un servizio che opera in seno al Ministero della Difesa.
Dall’Ufficio del Presidente della Repubblica è stato reso noto che Milanović si attende che ora si possa procedere immediatamente e con la dovuta urgenza a risolvere pure le altre questioni aperte attinenti all’organigramma delle Forze armate e della diplomazia che richiedono l’intesa tra il Pantovčak e l’Esecutivo.