Le Ferrovie croate pronte alla riscossa

Il governo lancia un progetto di modernizzazione da 2,6 miliardi di euro. La BEI mette sul tavolo un finanziamento di 400 milioni e ne prepara altri 500

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Le Ferrovie croate pronte alla riscossa
Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

La Croazia ha ottenuto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) un finanziamento di 400 milioni di euro (la prima trance di una linea di credito del valore di 900 milioni) destinati alla modernizzazione della rete ferroviaria nel Paese. Il contratto in questione è stato firmato ieri a Zagabria da Teresa Czerwińska, vicepresidente della BEI, dal ministro delle Finanze, Marko Primorac e dal vicepremier con delega all’economia e ministro del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura, Oleg Butković. I mezzi ottenuti saranno impiegati in parte per l’aggiornamento di circa 500 chilometri di strade ferrate delle tratte locali e regionali della rete ferroviaria croata. Un’altra parte dell’importo sarà indirizzato al cofinanziamento del restauro di una trentina di stazioni ferroviarie. Il progetto prevede anche investi nel ringiovanimento dei treni che circolano nel Paese.
I beneficiari del finanziamento saranno l’HŽI e l’HŽPP, le società del Gruppo HŽ (Ferrovie croate) responsabili rispettivamente dell’infrastruttura ferroviaria e del trasporto dei passeggeri. L’HŽI (si occuperà della ristrutturazione e dell’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria) e l’HŽPP (è stata incaricata di provvedere all’acquisto di nuovi veicoli ferroviari) opereranno sotto la supervisione del Ministero del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura. A sua volta, nell’ambito del programma di Assistenza congiunta a sostegno dei progetti nelle regioni europee (JASPERS), la BEI fornirà al Ministero sostegno tecnico e consulenza nella sfera della preparazione dei progetti legati all’ammodernamento della rete ferroviaria.
L’intento di questo ciclo d’investimenti – denominato “Rivitalizzazione del sistema ferroviario della Repubblica di Croazia” – del valore complessivo stimato a 2,6 miliardi di euro (l’importo include i mezzi che saranno assicurati attingendo a fonti nazionali e quelli stanziati a fondo perduto dall’Unione europea) consiste nel sostenere il trasferimento del traffico pesante, ma anche del trasporto dei passeggeri, dalle strade alle ferrovie al fine di favorire la sicurezza, la riduzione della congestione del traffico su gomma, dell’inquinamento e dell’emissione dei gas serra.
Teresa Czerwińska ha rilevato che si tratta del finanziamento più ingente concesso dalla BEI alla Croazia dal 1977, l’anno del debutto di questo istituto di credito nel Paese. “Mi fa estremamente piacere che siamo nella posizione di poter assistere la Croazia nella doppia sfida legata alla decarbonizzazione e alla digitalizzazione di questo settore”, ha dichiarato la vicepresidente della BEI, rilevando che i treni oltre ad aver una ridotta emissione di gas di scarico sono anche uno dei mezzi di trasporto più sicuri. Il vicepremier Butković ha osservato che la collaborazione tra Zagabria e la BEI ha avuto un salto di qualità in seguito alla firma del Memorandum d’intesa avvenuta nel 2022, alla vigilia dell’inaugurazione del Ponte di Sabbioncello (Pelješac). “Gli investimenti nella rete ferroviaria testimoniano la volontà del Dicastero e del governo di voler proseguire gli ingenti finanziamenti indirizzati nel sistema ferroviario nel quale nei prossimi anni saranno investiti importi mai visti prima”, ha detto Butković. Il vicepremier ha rilevato, inoltre, che negli ultimi tre anni sono stati acquistati e messi in circolazione in Croazia 29 nuovi treni. Il ministro Primorac ha sottolineato che dal 2001 ad oggi la Bei ha investito in Croazia, sia in progetti pubblici che privati, 7,7 miliardi di euro.

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