L’Ateneo fiumano saluta l’«amico» Bradanini

Incontro al Campus universitario di Tersatto tra il console e i rappresentanti della Facoltà di Lettere e Filosofia e del Dipartimento di Italianistica

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L’Ateneo fiumano saluta l’«amico» Bradanini
Foto Goran Žiković

Gli addii sono sempre difficili, anche se arrivano dopo un periodo di intenso lavoro o studio. I legami che si creano nel corso degli anni con colleghi e collaboratori lasciano un’impronta profonda alla quale è impossibile rimanere indifferenti. Il console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, in questi giorni sta concludendo il suo mandato a Fiume e si prepara a trasferirsi a Roma con la sua famiglia. Prima di concludere questi quattro anni di mandato e cedere il suo posto al suo successore, ha voluto accomiatarsi da tutti coloro con i quali ha collaborato nel mantenimento e nella promozione della lingua e della cultura italiana.

Oggi, lunedì 4 marzo, ha visitato la Facoltà di Lettere e Filosofia e il Dipartimento di Italianistica di Fiume, per incontrarne i rappresentanti e salutarli “non come console, ma come amico”.

A dare il benvenuto a tutti i presenti e a fare gli onori di casa è stata la capodipartimento Corinna Gerbaz Giuliano, la quale ha affermato che è sempre un piacere potersi incontrare e salutare alla fine di un periodo di collaborazione così proficuo. Gerbaz Giuliano ha dichiarato di essere dispiaciuta del fatto che questo rapporto sia giunto al suo capolinea, ma ha augurato a Bradanini tanto successo nella sua carriera diplomatica.

Foto Goran Žiković

A rivolgersi al console uscente è stato il preside della Facoltà, Aleksandar Mijatović, il quale ha ricordato un incontro ad Abbazia in occasione della Festa della Repubblica. Anche se l’occasione d’incontro era formale, Bradanini ha mostrato una cordialità e una disponibilità che hanno lasciato il segno. “Devo dire che abbiamo avuto un’ottima collaborazione, soprattutto negli ultimi tre anni – ha continuato Mijatović -. In questo periodo abbiamo realizzato tanti progetti per la promozione della cultura italiana ed è stato un onore lavorare insieme. Spero che ci potremo rivedere in futuro, ma anche se non dovesse succedere gli auguro tanta fortuna nella sua carriera”.

Il vicepreside Luca Malatesti, ha aggiunto che la collaborazione ha dato i suoi frutti migliori soprattutto per due aspetti. Il primo è quello della grande attenzione dimostrata per la cultura scientifica, mentre il secondo è l’aspetto operativo, ovvero gli incontri, il lavoro comune e la comunicazione. Con il suo impegno concreto il console ha dato un grande esempio di collaborazione istituzionale.

In conclusione della parte ufficiale dell’incontro al diplomatico si è nuovamente rivolta la capodipartimento Gerbaz Giuliano per ringraziarlo non solo della collaborazione alla parte scientifica dei progetti realizzati, ma anche per l’aiuto concreto e l’interesse dimostrato per l’operato del Dipartimento di Italianistica. “L’apporto di Bradanini è stato determinante per il futuro del nostro Dipartimento. Grazie di tutto”, ha concluso.

Una volta terminati i discorsi il preside della Facoltà ha consegnato al console alcuni omaggi da portare a Roma. Nel vedere il quadro di piazza Kobler, chiamata dai fiumani anche “Piazza delle Erbe”, Bradanini ha commentato che questo ricordo visivo di Fiume è sicuramente uno dei regali più belli.

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