Nel 2021 la Croazia ha messo a segno la più grande crescita economica dalla proclamazione dell’indipendenza Le esportazioni sono aumentate del 31,7 e le importazioni del 16,4 p.c. Stando alle valutazioni preliminari presentate ieri dall’Istituto statale di statistica (DZS) nell’ultimo quadrimestre dell’anno scorso il Prodotto interno lordo (Pil) è lievitato del 9,7 p.c. (del 9,9 p.c. in base ai dati armonizzati) rispetto allo stesso periodo del 2020. Ciò significa che nel 2021 il PIl nazionale è aumentato complessivamente del 10,4 p.c. a fronte della flessione di circa l’8 p.c. registrata nel 2020. Il primo ministro Andrej Plenković ha sottolineato con orgoglio il fatto che si tratta di una crescita da Guinness dei primati, rivendicando parte del merito, in virtù delle mosse compiute dall’Esecutivo. “La crescita record del PIL – ha affermato il premier – è il risultato dell’agilità dell’economia e delle forti misure varate dal governo e che sono servite a salvaguardare i posti di lavoro e la liquidità delle imprese durante la crisi connessa al Covid 19. L’attuazione delle riforme e l’impiego dei fondi dell’Unione europea contribuiranno a far crescere ulteriormente con più vigore l’economia”. Nell’analizzare i dati pubblicati dal DZS gli analisti della Raiffeisenbank Austria (RBA) hanno rilevato che nel 2021 la crescita economica registrata dalla Croazia è stata superiore alla media comunitaria sia per quanto riguarda gli ultimi tre mesi del 2021 (+0,4 p.c.) che l’intero anno scorso (+4,8 p.c.). Stando ai pronostici degli esperti per quanto concerne la Croazia il trend positivo dovrebbe protrarsi pure nel 2022. Tuttavia, considerata la situazione geopolitica nello scacchiere internazionale nulla ormai può essere dato per scontato.