L’HDZ si conferma il primo partito croato anche dopo le elezioni parlamentari di mercoledì 17 aprile. L’Accadizeta ha vinto in quasi tutte le circoscrizioni elettorali, ad eccezione della terza e dell’ottava. Tuttavia, i 61 seggi dell’HDZ non sono sufficienti per formare rapidamente un governo, quindi presto sono attesi negoziati con altri partiti.
Si parla principalmente del Movimento patriottico (Domovinski pokret -Dp), che ha conquistato 14 seggi. Non è chiaro quale altra piccola formazione potrebbe essere un potenziale partner dell’HDZ, poiché Fokus-Republika e la Dieta democratica istriana (DDI-IDS) hanno già dichiarato ieri sera che sicuramente non formeranno una coalizione con l’HDZ.
Nemmeno a queste elezioni l’HDZ ha ottenuto il sostegno maggioritario degli abitanti dell’Istria e del Quarnero. Ci sono diversi motivi per questo. Tra questi c’è la storia di questa zona, ma anche il fatto che proprio nel periodo in cui l’HDZ governava lo Stato, in Istria a farlo era la Dieta e ciò grazie alle politiche di Ivan Jakovčić. Parte di quelle politiche si è affievolita col tempo, ma l’HDZ non riesce assolutamente a sfruttarlo, quindi l’Istria rimane orientata verso il centrosinistra.
Dopo il conteggio di quasi tutti i voti nell’ottava circoscrizione elettorale, è chiaro che il vincitore è l’SDP con il 33.36%, mentre l’HDZ segue con il 21.28%. Una situazione simile si è verificata anche quattro anni fa, quando la Dieta si era schierata con l’SDP. Resta aperta la questione se ciò si ripeterà anche questa volta. Inoltre, la DDI ha perso un seggio in queste elezioni, quindi avrà solo due rappresentanti nel Parlamento per i prossimi quattro anni.
Tuttavia, i risultati a Pola sono piuttosto diversi rispetto all’intera circoscrizione. Infatti, anche qui il’SDP è al primo posto, con il 37.18%, addirittura quattro punti percentuali in più rispetto all’intera circoscrizione, e la DDI si posiziona bene con il 17.21%. Inoltre, sono meglio posizionati dell’HDZ, che a Pola ha ottenuto solo il 15.21% dei voti.
L’HDZ non si è mosso in Istria negli ultimi anni, come dimostrano i risultati di ieri. Hanno ottenuto un numero simile di voti rispetto a quattro anni fa. Questa volta, quattro rappresentanti dell’HDZ dall’ottava circoscrizione elettorale andranno al Sabor, ma dall’altra parte c’è l’SDP con i suoi partner, sei dei quali dovrebbero rappresentare l’Istria e il Quarnero nel Parlamento per i prossimi quattro anni.
Quelli dell’ottava circoscrizione sono risultati elettorali standard per l’HDZ, come ribadiscono gli esperti del settore. Anche se Fiume è un bastione dell’SDP, si osserva che ci sono comunque dei piccoli cambiamenti nel capoluogo quarnerino. L’HDZ sta crescendo leggermente, ma non in Istria, bensì a Fiume, dove il Partito socialdemocratico è in leggero declino: forse qualcosa cambierà alle prossime amministrative.
Nonostante numerosi sforzi, l’HDZ non è mai riuscito a consolidare il potere in Istria, la regione croata più sviluppata. Oltre ad essere radicato in alcuni piccoli villaggi, l’HDZ non ha mai minacciato seriamente di assumere il controllo di qualsiasi grande città istriana. Anche alle ultime elezioni locali del 2021, dove si è assistito al crollo della Dieta democratica istriana, l’HDZ non è riuscito a sfruttare la situazione per conquistare una grande città, come fatto dagli indipendenti e da Možemo!.
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