“Chi sa fare il progettista europeo poi sa gestire anche tutti gli altri progetti. È per questo che studiamo i bandi europei, per permettere ai progettisti di apprendere tutte le tecniche necessarie per poter risolvere i problemi che gli si presentano davanti”: è quanto sostiene Danilo Mirabile, della Beentouch. La sua lezione sull’europrogettazione è andata in scena questa sera a Momiano, davanti ai partecipanti al Corso dedicato agli imprenditori, organizzato dall’Unione Italiana. Mirabile ha spiegato sin da subito come il contesto nel quale viviamo, al giorno d’oggi, ci costringe in pratica, a usare tutta una serie di competenze che vanno di là dalle mere conoscenze tecniche. “È per questo che il Corso di tre giorni oltre che sull’europrogettazione si focalizzerà anche sulla comunicazione aziendale e sull’intelligenza artificiale. La comunicazione è indispensabile soprattutto per i bandi più grandi, quando bisogna mettere assieme partner molto diversi tra loro. L’intelligenza artificiale serve invece per fare più velocemente o con più facilità quello che facciamo già”, ha spiegato Mirabile.
Durante la prima serata del corso il relatore ha passato molto tempo a parlare di terminologia, spiegando il lessico usato nel settore e introducendo i corsisti alle differenze fra le gare d’appalto e i bandi pubblici, sottolineando i pregi e i difetti dei vari sistemi.
“Una gara d’appalto è specifica, ti dice voglio che tu costruisca un ponte, con questi materiali e queste caratteristiche tecniche. C’è molto poco spazio di manovra, le varie aziende concorrono ad offrire di meno. È un metodo in uso sin dai tempi dell’antica Roma. Anche allora le grandi opere pubbliche erano fatte per il tramite di un appalto: si diceva dobbiamo costruire questa cosa, chi è disposto a farla al minor prezzo? Per quel che riguarda i bandi invece è compito tuo ideare tutto il progetto. Ti dicono semplicemente: vogliamo migliorare la viabilità in questa zona, abbiamo 30 milioni di euro a disposizione, tu come faresti? E qui è molto più complicato”, ha spiegato Mirabile.

Si è parlato poi di come sono composte le commissioni; anche nei centri più grandi spesso non sono tutti altamente preparati. “Nel 90 per cento dei casi la commissione è formata da tre persone: una rappresenta la politica, ha indetto la gara e deve vedere i risultati, deve essere sicura che quel progetto verrà portato a termine e che verrà fatto bene; c’è poi un tecnico che può tradurre il bando nella lingua di tutti gli altri; e poi c’è una persona che capisce il processo, ma non entra nei tecnicismi, che ha la visione d’insieme, ma non conosce tutte le parole. È questo il trittico che dobbiamo convincere e per questo dobbiamo scrivere dei termini tecnici che facciano felice il tecnico e facciano capire che sappiamo quello di cui stiamo parlando, poi però dobbiamo far scrivere una parte del bando a un manager che abbia una visione d’insieme e poi ci sono delle chicche in grassetto sottolineato che sono degli annunci di marketing, che poi il rappresentante politico può rivendere in altri contesti”, ha spiegato Mirabile, che ha consigliato di basarsi molto sulla giuria di valutazione.

La parte più interessante è stata però quella pratica, nella quale Mirabile ha portato i corsisti a visitare il sito dove sono al momento esposti i bandi europei attualmente aperti. “Andare sul sito, trovare un bando adatto, scaricare tutti i file, vedere come sono fatti, possono sembrare dei passaggi banali, ma se uno non ha mai fatto quest’operazione insegnargli soltanto la teoria non lo renderà meno confuso la prima volta che cercherà un bando a cui partecipare”, ha affermato Mirabile.
Il corso proseguirà oggi e domani con altre due giornate alle quali saranno presenti pure il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, il titolare del settore Imprenditoria e Comunicazione della GE UI, Ana Čuić Tanković, e il titolare del settore Attività giovanili della GE UI, Dyego Tuljak.