FVG-Slovenia-Croazia. Un asse strategico targato Confindustria

0
FVG-Slovenia-Croazia. Un asse strategico targato Confindustria
La presidente di Confindustria Slovenia, Anna Mareschi Danieli - Fotografia di Željko Jerneić

Confindustria, abbreviazione di Confederazione generale dell’industria italiana – attraverso le sue Associazioni territoriali e di categoria – è la più importante organizzazione di rappresentanza delle imprese produttrici di beni e/o servizi dello Stivale. Stando ai dati disponibili sul sito della Confederazione (www.confindustria.it), il sistema associativo della medesima è articolato in 222 organizzazioni e raggruppa, su base volontaria, 150.943 imprese di tutte le dimensioni e formule societarie, distribuite nell’intero territorio nazionale, per un totale di 5.383.286 dipendenti. Sono componenti del Sistema, in qualità di Associati effettivi di Confindustria, le Associazioni di territorio e le Associazioni e Federazioni di settore a cui aderiscono direttamente le imprese, nonché le Rappresentanze evolute che realizzano processi di trasformazione del proprio profilo organizzativo secondo le modalità e i contenuti previsti dal regolamento unico per il Sistema. Fanno, inoltre, parte di Confindustria organizzazioni di secondo livello, costituite da Associazioni di territorio e di categoria nonché gli Associati aggregati e le Rappresentanze internazionali. La rete di Rappresentanze internazionali di Confindustria opera in Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Albania, Azerbaijan, Ungheria, Polonia, Romania, Bulgaria, Bielorussia, Russia, Uzbekistan e Kazakistan. A queste vanno ad aggiungersi Confindustria AssAfrica&Mediterraneo e Confindustria Est Europa.
Nell’elenco non figura ancora la Croazia. Ma le cose in futuro potrebbero cambiare. Mercoledì scorso una delegazione composta da Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Slovenia e vicepresidente di Confindustria Udine, Igor Pahor, vicepresidente di Confindustria Slovenia e Dino Feragotto, vicepresidente di Confindustria Udine è giunta a Zagabria accompagnata dal presidente di ITA – Agenzia ICE, Matteo Zoppas. In quell’occasione abbiamo avuto l’opportunità e il piacere di conversare con Anna Mareschi Danieli che ci ha illustrato il ruolo di Confindustria. “Confindustria, in generale, è un’associazione privata di imprese che spontaneamente decidono di farne parte per avere una voce molto più forte nei confronti delle istituzioni o delle autorità in generale”, ha rilevato la nostra interlocutrice. “Confindustria – ha proseguito – accoglie piccole, medie e grandi imprese. Offre servizi di ogni tipo a supporto dell’internazionalizzazione, a supporto sindacale, della formazione di qualsiasi tipo, da quella obbligatoria a quella, invece, necessaria”. “Dopodiché – ancora Anna Mareschi Danieli – parliamo di consorzio dell’energia, di servizi informativi, servizi di consulenza”. “Insomma Confindustria è un supporto vero e proprio per un imprenditore che decide di fare industria in Italia o all’estero, ma resta il fatto che si tratta di un’impresa italiana”, ha rilevato la neopresidente di Confindustria Slovenia, durante l’intervista esclusiva che ci ha concesso negli spazi dell’Ufficio ICE di Zagabria, diretto da Sandra Di Carlo.

Confindustria Slovenia
I vicepresidenti di Confindustria Slovenia e di Confindustria Udine, rispettivamente Igor Pahor e Dino Feragotto – Fotografia di Željko Jerneić

Tre realtà importanti
Illustrandoci il suo ruolo in seno al sistema Confindustria, Anna Mareschi Danieli ha puntualizzato di essere vicepresidente nonché past president di Confindustria Udine. “Ho assunto recentemente la presidenza di Confindustria Slovenia. C’è una motivazione sotto questa strategia. Vogliamo creare un asse strategico Friuli Venezia Giulia-Slovenia-Croazia per fare sì che le nostre imprese trovino sempre più facile, anche da un punto di vista burocratico-amministrativo, riuscire a spostarsi all’interno di queste tre realtà”, ha dichiarato Anna Mareschi Danieli, che a tale proposito ha menzionato anche le sempre più frequenti pratiche legate al friend-shoring (rilocalizzazione di alcune fasi della produzione in Paesi amici, che condividono il sistema di valori – o di interessi – e l’allineamento geopolitico del Paese di riferimento, nda) e al reshoring (il fenomeno economico che consiste nel riportare personale o servizi precedentemente esternalizzati o delocalizzati nel luogo nel quale si trovavano originariamente, nda). “Quando ci riferiamo alla Croazia e alla Slovenia parliamo di Paesi amici con una cultura molto simile alla nostra. Parliamo di Paesi bilingui, con una grossa percentuale di giovani laureati e una managerialità sviluppata”, ha sottolineato, costatando tuttavia che nonostante tutto questo, a differenza di quanto avvenuto nel caso della Slovenia, in Croazia Confindustria non ha ancora aperto la sua rappresentanza. “No. Confindustria Croazia ad oggi non esiste. Siamo qui anche per questo, per mettere le basi con le autorità locali. Il nostro obiettivo di creare una Confindustria Croazia che inizialmente, come Confindustria Slovenia, che è nata nel 2019, si appoggi ai servizi di Confindustria FVG. Anche con Confindustria Croazia agiremo in questo modo. Stanzieremo un budget per fare in modo di riuscire a mettere delle basi solide e dopo di che, come successo in Bulgaria, in Polonia, in Montenegro, in Albania…, ci sarà la Confindustria che aiuterà le imprese italiane, negli investimenti, nelle partnership, nelle joint venture e in qualsiasi necessità possano avere”, ha annunciato.

Un’impresa pure ad Albona
Nel 2022, con circa 400 milioni di investimenti diretti, l’Italia è stato il terzo investitore estero in Croazia. Per Anna Mareschi Danieli l’approdo di Confindustria in Croazia potrebbe aiutare a far lievitare ulteriormente questo importo, contribuendo così a creare nuovi posti di lavoro e ad aumentare in generale il benessere nei Paesi coinvolti. “Assolutamente sì. In caso contrario non avrebbe senso imbarcarci in questa impresa”, ha detto, puntualizzando che Confindustria non ha un settore privilegiato sul quale si concentra. “Dipende dal Paese nel quale andiamo a insediarci. Ad esempio, nel caso di Confindustria Udine il primo settore è la meccanica e la siderurgia, poi viene il legno e l’arredo insieme al mobile e al food. Settori comunque non così lontani dall’interesse della Croazia”, ha detto la presidente di Confindustria Slovenia. “Il turismo – ha proseguito – è qualcosa che sicuramente aiuta, ma è qualcosa di stagionale. Conseguentemente non è ciò che Confindustria persegue. Confindustria vuole creare strutture, vuole creare competenze. Delle possibilità di scambi bilaterali che durino nel tempo”. “L’azienda della mia famiglia (acciaieria) ha un’impresa sorella a Sisak (l’ABS Sisak, nda) che sta andando bene e nella quale stiamo investendo (oltre 120 milioni di euro, nda)”, ha rilevato Anna Mareschi Danieli, notando che il Gruppo Danieli ha interessi pure in Istria: nella zona di Albona opera la Danieli Systec.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display