Fiume. «3. maj»: in acqua il terzo scafo per la Benetti

Il progetto viene realizzato in uno dei capannoni del cantiere quarnerino preso in affitto dalla triestina «Itacqua»

0
Fiume. «3. maj»: in acqua il terzo scafo per la Benetti
Foto Željko Jerneić

Non è stato un varo, ma quasi. A un anno dalla prima, ieri oggi, giovedì 14 marzo, è stata calata in mare la terza di quattro complessive unità per la flotta Benetti, più precisamente lo scafo e le sovrastrutture. Si tratta di yacht di lusso, 48,9 metri di lunghezza e 9,2 di larghezza che vengono completati in Italia. Il progetto viene realizzato in uno dei capannoni del cantiere “3. maj”, preso in affitto dall’italiana “Itacqua”, che ha scelto gli stabilimenti fiumani per la costruzione delle carene in acciaio e di altri elementi prima dei lavori di rifinitura. Lo yacht calato in mare e consegnato al committente, verrà trainato a Livorno dove verranno allestiti gli impianti, le cabine, gli equipaggiamenti, la strumentazione, le pavimentazioni e, infine, la stuccatura esterna in vari strati, quella che poi esalta il design raffinato che contraddistingue la flotta Benetti. Prima del varo vero e proprio, ci vorrà non meno di un anno e mezzo di lavoro.

Foto Željko Jerneić

Non c’è stata alcuna cerimonia, niente spumante, niente autorità. Soltanto il suono della sirena, che tradizionalmente fa da colonna sonora in occasione dei vari, ha conferito qualche un minimo di solennità, di sacralità all’evento. Il mega yacht è stato calato con la gru principale che è anche il simbolo degli stabilimenti fiumani. Il cantiere fiumano, come ci ha confermato il direttore commerciale Siniša Ostojić, sta concludendo le trattative con i partner italiani per la quarta unità, con la triestina “Itacqua” che a Fiume sembra aver trovato condizioni favorevoli per i suoi progetti.

Foto Željko Jerneić

Prospettive per il futuro? La cantieristica funziona, ma con forti perdite quando parliamo di costruzioni tradizionali. Lo Stato interviene con le indispensabili fideiussioni e, alla fine, tirate le somme, si comprende che rimane un settore irrinunciabile per i benefici che ne trae l’indotto. La costruzione di yacht di lusso potrebbe offrire nuovi sbocchi in virtù del grande valore aggiunto che si ottiene rivolgendosi a delle precise nicchie di mercato. Trattandosi di un progetto privato, non possiamo conoscere il valore di ciò che è stato realizzato a Fiume, ma sappiamo che, una volta completato ed equipaggiato, uno yacht come questo costa oltre 30 milioni di euro. Il direttore del “3.maj” Edi Kučan, assieme ai collaboratori, ha seguito le operazioni, non semplicissime, di trasporto dello yacht fino alla lenta discesa in mare: “In ogni caso, sappiamo di disporre delle condizioni e delle competenze per poterci affacciare a mercati diversi”. Al momento ci lavorano 592 operai, tra i quali molti stranieri.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display