Etnie. I fondi salgono di quasi il 20 p.c.

Il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Furio Radin, soddisfatto della manovra. Numerosi e validi i progetti delle minoranze nazionali da finanziare

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Etnie. I fondi salgono di quasi il 20 p.c.
Furio Radin Foto: Marko Prpic/PIXSELL

Nella proposta d’assestamento del Bilancio nazionale i mezzi indirizzati alle minoranze nazionali sono destinati ad aumentare di quasi il 20 p.c. Gli importi esatti saranno noti soltanto una volta che la manovra sarà stata votata o più correttamente dopo che saranno stati firmati i contratti di finanziamento. Tutto lascia a presagire che per il quarto anno consecutivo la Croazia sarà il principale finanziatore della CNI, con un importo che nel 2023 potrebbe essere addirittura il doppio rispetto a quello erogato dal secondo finanziatore per importanza, l’Italia. “Ricordiamo che un tempo la Madrepatria elargiva alla nostra Comunità fondi equivalenti a quanto la Croazia stanziava complessivamente per tutte le minoranze”, ha osservato ieri il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, che il giorno prima aveva esposto nell’emiciclo il punto di vista del Gruppo parlamentare dei deputati delle minoranze nazionali in merito alla manovra nel suo complesso. Radin ha parlato di “passi avanti” riferendosi alle risorse per le categorie vulnerabili.

Legittimato a esprimersi

“Il Gruppo parlamentare dei deputati delle minoranze nazionali è felice già per il semplice fatto di essere legittimato a esprimersi a pieno titolo in merito al Bilancio nazionale. Perché lo dico? Lo sostengo perché sia la destra che la sinistra in passato hanno lanciato iniziative tese a privare i deputati delle minoranze nazionali del diritto a votare il Bilancio e la fiducia al governo”, ha affermato durante il dibattito parlamentare Radin. “Lo sapete benissimo che è così – ancora Radin – e sapete anche che era stato proposto un referendum, che se fosse passato (i deputati eletti nella XII circoscrizione) saremmo qui a fare la parte delle piante di fico. O come dissi durante un’intervista, saremmo diventati dei ‘parlamentari spazzatura’”. “Il referendum, per fortuna, non è passato, e di conseguenza io sono qui con la possibilità di esercitare la facoltà di esprimere la mia opinione su una questione che non definirei soltanto importante. La legge finanziaria è l’argomento più importante che si dibatte al Sabor tutti gli anni”, ha notato Radin.

Nazionalismo e denaro

“Mio padre – ha proseguito – mi insegnò che il nazionalismo non è soltanto di destra, ma che può essere sia di destra che di sinistra. In altre parole il nazionalismo non ha colori. Ha però un odore, quello dei soldi. Dove esiste un interesse si manifesta anche il nazionalismo. Dove si sente il profumo del denaro, del potere e del governo spunta puntualmente il nazionalismo. Questa critica riguarda i leader e i politici, ma non la gente comune. Persone che magari reagiscono emotivamente a stimoli esterni. A quest’ultimi suggerisco di riflettere su quali sono i veri scopi di chi gioca a manipolare le loro emozioni”. “Fare parte di una minoranza nazionale non è per nulla semplice. Non posso parlare a nome dei partiti, ma per quanto riguarda i deputati delle etnie sfido chiunque di voi ad andare a spulciare i nostri conti. Vi accorgerete che i soldi che otteniamo sono impiegati molto bene. Vengono investiti nelle scuole, negli asili, nelle Comunità, nel finanziamento di manifestazioni culturali… In un futuro prossimo, e statemi a sentire bene perché quello che sto per dire riguarda tutti, saranno indirizzati anche in progetti rivolti agli anziani”, ha dichiarato il deputato della CNI.

Attenzione alla terza e quarta età

“Nelle file delle persone di terza e quarta età – ha rilevato Radin, puntualizzando di parlare da psicologo – sono sempre più numerosi gli individui soli, che non hanno nessuno ad assisterli. È nostro dovere occuparci di queste persone. E nel caso degli altri dobbiamo farci furbi, attenerci a quello che ci hanno insegnato i greci antichi e fare tesoro della loro saggezza. Ricordatevi che oltre all’intelligenza naturale, che si evolve fino ai 19, 20, 21, 22 o 23 anni, esiste anche la cosiddetta intelligenza cristallina. Quest’ultima è quella che si sviluppa utilizzando l’intelligenza naturale in abbinamento all’esperienza che si accumula nel corso della vita leggendo, dibattendo, riflettendo. Chi non smette mai di leggere, dibattere e riflettere può mantenere per l’intero arco della vita una mente giovane. Vi dico questo per farvi capire che la vecchiaia è una malattia che colpisce chi è fortunato e spronarvi a leggere, riflettere e a dedicarvi alle attività che possono aiutarvi a mantenere in esercizio il vostro intelletto fino a che siete in tempo”.

Tradizione e innovazione

“Ma tornando a noi, ricapitolando, le risorse per le quali ci battiamo noi deputati delle minoranze nazionali sono destinate ai giovani (scuole), ma anche a sollecitare la simbiosi culturale intergenerazionale. Una simbiosi, questa, che si manifesta così che i giovani aiutano gli anziani che magari non vedono più bene o hanno difficoltà a muoversi, aiutandoli a sbrigare le tipiche attività quotidiane; avvalendosi a loro vota delle esperienze che gli anziani possono trasmettere loro, dando vita a un binomio tra tradizione e innovazione. Questi due concetti, tradizione e innovazione, presi singolarmente non significano granché, ma insieme significano tantissimo”, ha notato Radin.

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