In Croazia il numero di reati di violenza tra persone vicine è quasi triplicato nell’arco di sette anni e il 79 per cento delle vittime sono donne. Sono dati resi noti dal difensore civico per l’uguaglianza di genere, Višnja Ljubičić in occasione della Festa internazionale delle donne. Si denota altresì un’escalation del numero di femminicidi. L’anno scorso nel Paese 13 donne sono state uccise. Višnja Ljubičić ha sottolineato altresì come sia in aumento pure la violenza domestica e quella criminale nei confronti delle donne, una crescita registrata soprattutto da quando è stata proclamata l’epidemia da Covid-19.

Le donne, come dichiarato dal difensore civico, continuano a subire discriminazioni basate sul genere, sulla maternità e sullo stato di famiglia sia nella sfera sociale che in quelle pubblica e privata. La maggior parte delle denunce, fatte pervenire all’ufficio del difensore civico per l’uguaglianza di genere, riguarda il mondo del lavoro, l’occupazione e la sicurezza sociale. Per quanto concerne la disoccupazione, sono soprattutto le donne a essere in cerca di un impiego e quelle che lavorano devono fare i conti con salari più bassi rispetto a quelli percepiti dagli uomini, ma anche con le pensioni che in alcuni settori risultano essere inferiori di più del 20 per cento. E poi non hanno le stesse opportunità di ottenere un avanzamento di carriera. Restando in ambito lavorativo, sono soprattutto le donne a essere vittime di molestie sessuali e la quota delle donne nei Consigli di sorveglianza delle società non supera il 25,78 per cento.