Croazia. Le discoteche: «Fateci riaprire. I giovani ballano in Bosnia e Serbia»

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Croazia. Le discoteche: «Fateci riaprire. I giovani ballano in Bosnia e Serbia»

In Italia dall’11 ottobre riaprono le discoteche. La decisione del governo è arrivata con il decreto appena uscito dal Consiglio dei ministri, dopo l’indicazione del Comitato tecnico scientifico. Si tornerà a ballare, ma con regole ben precise: green pass e registrazione all’ingresso, capienza limitata al 50% al chiuso e al 75% all’aperto e mascherina in ogni momento tranne mentre si balla.
Forse anche questa notizia ha convinto la Voce degli imprenditori (Glas poduzetnika) e l’Associazione dei locali notturni a chiedere al governo croato di riaprire i night bar e le discoteche. Attualmente, ricorderemo, i locali notturni possono lavorare fino a mezzanotte. “Lasciateci lavorare, tanto sono moltissimi i locali che svolgono l’attività in modo illegale e rimangono aperti anche dopo l’orario di chiusura previsto”, si legge nel comunicato delle due associazioni. “Migliaia di giovani, proprio a causa di queste restrizioni, trovano il divertimento in Bosnia ed Erzegovina e in Serbia, dove si recano e tornano senza il rispetto di alcuna misura restrittiva e senza l’obbligo del green pass”. A detta della Voce degli imprenditori e dell’Associazione dei locali notturni, “la task force nazionale dovrebbe prendere esempio dagli altri Paesi, e riaprire le discoteche”.

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