In Croazia si sta pensando di introdurre l’obbligo vaccinale per tre settori riguardanti sanità, previdenza sociale e scuola. Ad annunciarlo è stato il premier Andrej Plenković. “Circa l’80 per cento dei medici è immunizzato ed è un’ottima cosa, mentre per quanto riguarda infermiere ed altro personale sanitario questa percentuale è più bassa. Poi abbiamo il sistema di previdenza sociale e per finire il mondo della scuola e dell’istruzione. Sono i tre settori che potrebbero andare incontro a determinate misure. Vedremo, insomma, come accelerare la vaccinazione delle persone che rientrano in detti campi”, ha spiegato il primo ministro aggiungendo come “un paio di settimane fa, non appena l’interesse dei cittadini nei confronti della vaccinazione antiCovid ha cominciato a scarseggiare, abbiamo avviato un dibattito coinvolgendo l’opinione pubblica. In quel periodo venivano utilizzate circa 30mila dosi settimanali mentre ieri ci siamo fermati a 5mila dosi”, ha dichiarato il premier ribadendo come la vaccinazione antiCovid in Croazia non sarà obbligatoria per tutti. “Non avviene in nessun Paese e non lo faremo nemmeno noi”, ha detto Plenković facendo sapere che a livello di Unione Europea il 50 per cento della popolazione ha concluso il ciclo vaccinale mentre in Croazia al 46 per cento dei cittadini è stata inoculata la prima dose del siero.
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