Croazia. Solo vantaggi dall’adesione a Schengen

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Croazia. Solo vantaggi dall’adesione a Schengen
Il confine croato-sloveno di Castelvenere, in Istria

A San Silvestro, allo scoccare della mezzanotte, l’ultimo poliziotto rimasto a un determinato valico, ai confini di Stato che dividono la Croazia dal resto dell’Unione europea, premerà un pulsante che alzerà le sbarre, dando così il via alla libera circolazione delle persone e delle merci nell’area Schengen, che da Capodanno in poi comprenderà pure la Croazia.

Si tratta di un passo avanti epocale, non solo perché siamo al cospetto dell’eliminazione dei controlli a un confine che separa popolazioni da secoli vicine, ma perché l’impatto economico e sociale potrebbe essere considerevole. Come spiegato dallo stesso primo ministro, Andrej Plenković, alla riunione del Gruppo di lavoro interministeriale per l’adesione a Schengen, i vantaggi si sentiranno in tutti i campi dell’economia, a partire dal commercio e dal turismo, con la libera circolazione delle merci che permetterà un aumento della competitività delle aziende croate sul mercato unico europeo.

La Croazia sarà da Capodanno il ventesimo Stato dell’UE che adotterà la moneta unica e il ventitreesimo membro dell’Unione europea a entrare nell’area Schengen, della quale fanno parte anche Islanda e Liechtenstein, che però non sono Paesi comunitari. Il primo ministro ha insistito sulla bontà di questo cambiamento rilevando come tutti quelli che lavorano nel mondo dei trasporti, del commercio, delle comunicazioni e della mobilità sanno già quanto sia importante avere dei confini dove non ci sono né tempi d’attesa inutili né costi per il transito. Ma anche tutti gli altri cittadini apprenderanno ben presto i vantaggi del nuovo regime confinario completamente liberalizzato.

Uno dei campi dove ci saranno sicuramente dei cambiamenti, anche se non sappiamo ancora di quale portata, è quello del turismo, che costituisce una fetta molto importante del prodotto interno lordo della Croazia. “La Croazia è un Paese turistico dove gran parte del suo territorio risponde alle caratteristiche di una destinazione che si raggiunge in automobile. Per un Paese con queste caratteristiche l’entrata nell’area Schengen significa molto, in quanto l’arrivo dei turisti sarà molto più semplice con una possibile ricaduta molto importante sul numero complessivo di pernottamenti e di arrivi negli anni a venire”, ha affermato il primo ministro. Ricordiamo che i valichi chiusi saranno 73, a cui vanno aggiunti altri 12 che vanno considerati come posti di blocco marittimi.

Il premier ha poi ricordato come il processo d’entrata nello Spazio di libera circolazione non sia stato per niente semplice e come ora ci siano comunque tutta una serie di sfide che si rinnovano, come quella relativa al controllo dei confini esterni dell’Unione europea, che ora saranno anche i confini esterni dell’area Schengen e che quindi necessiteranno di una sorveglianza ancora più stringente. In questo contesto Plenković ha volute però specificare sin da subito come il suo governo non abbia alcuna intenzione di erigere muri e ancor meno di posizionare del filo spinato lungo il confine con la Bosnia ed Erzegovina. L’obiettivo è invece quello di collaborare con la Polizia bosniaca per impedire gli attraversamenti illegali dei confini di Stato, senza che questo crei alcun problema alla popolazione.

I sindacati italiani, croati e sloveni al valico di Castelvenere

I Sindacati italiani, sloveni e croati, riuniti nei due Consigli Sindacali Interregionali (C.S.IR.) Italo-Croato Alto Adriatico e Nord Est Friuli Venezia Giulia/Slovenia si ritroveranno domani alle ore 11.30 per un appuntamento al valico sloveno-croato di Castelvenere, per celebrare l’ingresso della Croazia nello Spazio Schengen. Il programma prevede un momento celebrativo sullo spiazzo antistante al valico, dove si svolgerà una conferenza stampa. I due C.S.IR., nel sottolineare le molteplici ragioni dell’importanza dell’ingresso della Croazia nello Spazio Schengen il 1° gennaio 2023, intendono in particolar modo richiamare l’attenzione sulla semplificazione degli spostamenti quotidiani, di cui beneficeranno i lavoratori frontalieri.

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