L’improvvisa impennata del prezzo dei carburanti che in Croazia ha aggiunto livelli da primato non ha lasciato indifferenti né i politici né gli operatori economici. Eppure nessuno si attendeva una reazione così rapida del governo, che ieri è ricorso alla leva amministrativa per fermare almeno provvisoriamente la corsa al rialzo dei listini. Gli osservatori sono stati colti quasi di sorpresa dalla sortita dell’Esecutivo, tanto più che alla sessione del Consiglio economico sociale anche le parti sociali avevano convenuto che non fosse il caso d’intervenire per via amministrativa per bloccare una fiammata dei prezzi dovuta alla complessa situazione sul mercato internazionale delle materie prime e delle fonti energetiche. Semmai era stata ventilata la possibilità di procedere a tempo debito con l’aumento della paga minima e di aiutare quanti vivono sotto la soglia della povertà. E invece il premier Andrej Plenković ha deciso di agire immediatamente e di bloccare subito la corsa dei prezzi dei carburanti, anche per mandare un messaggio rassicurante ai cittadini e agli imprenditori. Il governo, alla riunione di oggi, ha così emanato un decreto in base al quale la benzina potrà essere venduta nei prossimi 30 giorni a un prezzo massimo di 11,10 kune al litro mentre per il diesel il tetto massimo è stato fissato a 11 kune. In questi importi massimi, come ha sottolineato il ministro dell’Economia, Tomislav Ćorić, sono contemplati sia i costi del derivati petroliferi che le accise e l’imposta sul valore aggiunto.
Va difeso il tenore di vita
Non è possibile aggiungervi alcuna indennità o altro costo che non sia previsto nel decreto. Il ministro si è detto convinto che entro un mese si dovrebbe giungere a una stabilizzazione dei prezzi sui mercati, che dovrebbe permettere all’economia di tornare a funzionare normalmente. Il premier Andrej Plenković ha sottolineato che il governo ha deciso di richiamarsi a quanto concesso dalla Legge sul mercato dei prodotti petroliferi per stabilizzare i prezzi e difendere così il tenore di vita dei cittadini, permettendo al contempo il prosieguo indisturbato della ripresa economica. Il decreto governativo entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
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