Croazia. Pensioni: in arrivo aumenti e sussidi

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Croazia. Pensioni: in arrivo aumenti e sussidi
Il ministro Marin Piletić. Foto: Patrik Macek/PIXSELL

In Croazia l’anno nuovo porterà in dote grosse novità per i pensionati. Stando alle stime del Ministero del Sistema previdenziale, della Famiglia e delle Politiche sociali dal 1º gennaio del 2023 circa 500mila pensionati vedranno lievitare le rispettive quiescenze. A partire da oggi, invece, 685mila pensionati le cui quiescenze non superano le 4.360 kune al mese inizieranno a vedersi addebitare sui propri conti tra le 400 e le 1.200 kune (l’importo esatto dipende dall’ammontare della pensione di ciascun pensionato) di contributi una tantum destinati loro dal governo nell’ambito del quarto pacchetto di aiuti stanziati onde mitigare gli effetti dell’aumento del carovita dovuto all’impennata dell’inflazione. Il valore della manovra ammonta a 720 milioni di kune. L’importo in questione servirà anche a finanziare il versamento di 1.000 kune di aiuti destinati a 160mila utenze che hanno maturato il diritto alla parziale copertura delle spese della bolletta della corrente elettrica o delle spese connesse all’assistenza. Aiuti una tantum sono stati destinati pure alle persone alle quali i sismi hanno distrutto la casa e ora, in attesa di vederla ricostruita, abitano in alloggi alternativi. A costoro saranno elargite 2.000 kune a testa, fino a un massimo di 10mila kune per ciascun nucleo familiare.
Il ministro Marin Piletić ha affrontato questi argomenti nel corso della puntata di ieri della trasmissione radiofonica “E adesso il governo” (A sada Vlada), trasmessa dalla Radio croata (HR). “Ci attendiamo – ha detto Piletić – che dal 1º gennaio del 2023 inizi una fase più conveniente per le pensioni familiari. Un risultato, questo, del sostegno unanime dato dal Sabor alle modifiche e integrazioni della Legge sull’assicurazione pensionistica, ovvero all’aumento delle pensioni familiari e delle quiescenze più basse”. Il ministro ha aggiunto che nel corso dell’anno venturo i pensionati potranno scegliere se percepire la quiescenza alla quale hanno diritto in base ai contributi versati o quella di reversibilità (più correttamente una combinazione tra la loro quiescenza e quella del coniuge defunto).
Piletić ha sottolineato che il sistema pensionistico è sicuro e sostenibile. “Tutte le volte che s’affronta l’argomento immancabilmente ci si chiede se il sistema sia sostenibile. Il sistema si basa su tre pilastri – risparmio pensionistico obbligatorio, primo e secondo pilastro; e risparmio pensionistico volontario, terzo pilastro – proprio per questo. In nessun’altro posto al mondo è possibile maturare interessi del 15 p.c. (all’anno) per gli investimenti fino a 5.000 kune (all’anno)”, ha affermato il ministro lamentando il fatto che i cittadini non abbiano ancora inteso appieno i vantaggi del terzo pilastro.

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