Croazia. Marina, tutto esaurito: i diportisti spendono sempre di più

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Croazia. Marina, tutto esaurito: i diportisti spendono sempre di più
Il marina di Slosella (Pirovac) in Dalmazia. Foto: Hrvoje Jelavic/PIXSELL

La stagione turistica è ormai iniziata a pieno regime. Alberghi e campeggi sono in attesa di un primo picco di visitatori, pianificato per fine giugno, ma in altri contesti siamo già al tutto esaurito. Si tratta dei marina, nelle quali non c’è più spazio per una singola imbarcazione.
Il capitano Anton Cukon spiega come a Pola non si possa più trovare un ormeggio libero. “Molte grandi imbarcazioni sono qui tutto l’anno, con tanto di equipaggio, anche se i viaggi in mare vengono fatti soltanto d’estate. Quando si va in giro ci si ferma sempre nei marine, con cene ai ristoranti e equipaggiamento di lusso”, afferma Cukon, riferendosi al potere d’acquisto dei proprietari delle imbarcazioni e alla loro voglia di godersi la bella vita.
Le sue affermazioni confermano i dati che dicono come i proprietari delle imbarcazioni, durante una vacanza, spendano circa il doppio rispetto al turista medio. Ma attenzione, perché questo divario potrebbe aumentare nei prossimi anni, considerando come chi arriva cerca sempre barche più grandi, a dimostrazione di una ricchezza in aumento fra i turisti di questo tipo.
“Fino a qualche anno fa le richieste più frequenti erano per barche di 15-16 metri, ora invece arrivano settimanalmente richieste per imbarcazioni oltre i 25 metri”, ha dichiarato Aleksandar Šuran, direttore del marina Veruda di Pola, il quale ritiene che ciò sia dovuto a un aumento della ricchezza in alcune zone del mondo. Anche a Rovigno la situazione è analoga, come ha spiegato Goran Bilić, direttore dell’ACI marina rovignese, il quale ha rilevato che tutti i posti barca sono esauriti e anzi si prospetta pure una lista d’attesa per poter entrare nella marina.
Una situazione perfetta? Non esattamente. Perché per attirare turisti di questo tipo è necessario investire costantemente, spendendo molte risorse in infrastrutture e tecnologia. Il fatto che nel 2030 scadono le concessioni di molti marina potrebbe essere un freno per gli investimenti, in quanto è difficile che la cifra spesa venga recuperata in così poco tempo. Alla Camera d’economia sono ben coscienti del problema e si sono già attivati per dare ai marina le necessarie garanzie. Si sta infatti valutando la possibilità di offrire un vantaggio nell’ottenimento della nuova concessione nel caso in cui vengano effettuati ingenti investimenti nel settore. Il tutto per garantire un’offerta quanto migliore nel settore della nautica da diporto.

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