In arrivo la linea dura contro i falsi congedi per malattia

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In arrivo la linea dura contro i falsi congedi per malattia

Il ministro della Sanità, Vili Beroš, ha intenzione di adottare una linea dura contro i falsi congedi per malattia con l’Istituto nazionale per l’assicurazione sanitaria (HZZO) che avrà maggiori competenze e la possibilità di far interrompere immediatamente i permessi malattia ritenuti ingiustificati. ”Il nostro obiettivo è rafforzare il ruolo dell’HZZO e ridurre la possibilità di manipolazione con i permessi malattia. Ci saranno più controlli con i verificatori dell’Istituto croato per l’assicurazione sanitaria che potranno far concludere subito i periodi di congedi per indisposizione qualora dovessero scoprire determinate irregolarità”, ha spiegato il ministro Beroš, reagendo alla relazione dell’HZZO in base alla quale l’anno scorso è stato registrato un aumento dei permessi malattia. ”Si dovrebbe porre fine agli abusi del congedo per indisposizione e abbiamo in programma di eliminarli dal sistema attraverso modifiche legali nell’ambito della riforma sanitaria”, ha affermato ancora Beroš. Da rilevare, infatti, che nel corso del 2021 in Croazia è stato registrato un numero record di giornate d’assenza per malattia, ossia 20,1 milioni, nonostante i controllori dell’HZZO abbiano fatto concludere il 35% dei congedi per indisposizione esaminati. Il ministro ha dichiarato che il medico di famiglia ha il diritto di concedere il permesso malattia a ogni malato (a seconda del suo stato di salute). Ma quello che viene definito come “falso congedo per indisposizione” non può ritenersi un permesso per malattia essendo un evidente abuso della legge che non deve esistere nel sistema sanitario. Dopo aver analizzato il sistema di congedo per malattia esistente in Croazia e i modelli attuati da altri Paesi europei, il Ministero della Sanità e l’HZZO hanno avuto consultazioni con l’Associazione nazionale dei datori di lavoro (HUP) per discutere i cambiamenti da apportare al sistema di congedo per malattia al fine di migliorare ulteriormente il modello esistente e, in definitiva, aumentare l’efficienza dell’assistenza sanitaria, ma anche la competitività dell’economia. Nei giorni scorsi, parlando della riforma del settore sanitario, Beroš ha affermato che i congedi per malattia costano all’HZZO e ai datori di lavoro tre miliardi di kune all’anno. Tornando alla relazione dell’HZZO sui permessi malattia relativa al 2021, è emerso che ogni cittadino in rapporto di lavoro l’anno scorso ha trascorso a casa due settimane in quanto indisposto. In tutto, come già scritto, nel 2021 sono stati registrati 20,1 milioni giorni d’assenza per malattia. L’anno precedente ce n’erano stati 17,8 milioni e nel 2019 17,57 milioni. L’HZZO nel 2021 ha versato a titolo di permessi malattia 1.601.249.934 kune, ossia l’11,12 per cento in più rispetto all’anno prima. A rimanere a casa per indisposizione sono state soprattutto le donne (62 per cento). Va detto che parte dei congedi hanno riguardato complicanze durante il periodo di gravidanza. Da aggiungere ancora che i dipendenti maggiormente malati risultano essere quelli di Fiume e Zagabria. Ogni lavoratore del capoluogo quarnerino e della capitale croata l’anno scorso ha trascorso 14 giorni a casa perché malato.

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