Croazia in Schengen. Alle frontiere occidentali niente controlli interni

0
Croazia in Schengen. Alle frontiere occidentali niente controlli interni
Ai valichi molti cambiavalute già chiusi. Foto: Vjeran Zganec Rogulja/PIXSELL

Tutto è pronto per l’entrata della Croazia nello Spazio Schengen a partire dal 1º gennaio 2023. Il vicepremier e ministro dell’Interno, Davor Božinović, ha confermato che la Polizia croata “è pronta a rispondere a tutte le sfide”. La maggior parte dei poliziotti, ora in servizio a valichi, si occuperà di controlli mirati, che verranno effettuati tenendo conto del livello di rischio. S’interverrà se vi saranno dei sospetti riguardo a qualche vettura e qualche persona, senza trattenere gli altri viaggiatori benintenzionati”, ha puntualizzato Davor Božinović. Secondo il ministro dell’Interno non dovrebbero esserci incolonnamenti eccessivi alle frontiere esterne dell’Unione, con Serbia, Montenegro e Bosnia ed Erzegovina a causa del rafforzamento dei controlli, in quanto il regime confinario rimarrà lo stesso. Davor Božinović ha ribadito in questo contesto l’importanza di difendere in maniera efficiente le frontiere esterne dello Spazio Schengen e ha sottolineato che in questo momento non c’è nulla che faccia presagire che qualcuno voglia imporre controlli interni ai confini occidentali della Croazia. Non ci sono minacce di sorta, ha concluso il vicepremier, il quale ha ammesso però che la rotta migratoria balcanica ha ripreso quota quest’anno dopo la stasi dovuta alla pandemia. “Quest’anno abbiamo già avuto 45mila ingressi illegali in Croazia, con un aumento del 178 p.c. rispetto al periodo precedente. Nonostante queste cifre imponenti, la Polizia croata impedisce un gran numero di passaggi illegali della frontiera. Tutti coloro che entrano in Croazia inoltre lo fanno per proseguire poi verso altri Paesi”, ha rilevato il ministro dell’Interno, aggiungendo che nei centri d’accoglienza sono ospitate ora circa 400 persone.
In merito alle accuse secondo le quali la Polizia croata impiegherebbe la forza nei confronti dei migranti, Davor Božinović ha affermato che i timori degli attivisti che si battono per i diritti dell’uomo sono assolutamente infondati: “La Croazia ha dimostrato che può difendere da un lato l’alto livello di diritti dei migranti e dall’altro lato ha evidenziato di non essere una rotta migratoria, come alcuni in ambito UE invece sostenevano. È una questione di bilanciamento e in questo abbiamo successo”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display