Secondo le prime stime dell’Ufficio nazionale di statistica (DZS), i prezzi al consumo in Croazia a settembre sono aumentati del 6,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Si tratta del più basso tasso di inflazione da febbraio dell’anno scorso, quando ammontava al 6,3%
I prezzi dei beni e dei servizi per il consumo personale, misurati dall’indice dei prezzi al consumo, sono aumentati in media del 6,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso a settembre, mentre su base mensile sono aumentati dello 0,4%, come reso noto oggi, venerdì 29 settembre dal DZS.
Si tratta di un significativo rallentamento della crescita dei prezzi al consumo su base annua, dato che l’inflazione ad agosto era del 7,8%.
Un mese fa, quando è stato annunciato che l’inflazione ad agosto aveva registrato la sua prima crescita dopo otto mesi di calo, passando dal 7,3% al 7,8% su base annua, il governo aveva convocato i rappresentanti delle maggiori catene di supermercati nazionali per trovare un’intesa sui congelamento dei prezzi di alcuni prodotti.
A metà settembre, il governo ha adottato un pacchetto di misure per tutelare le famiglie e l’economia, limitando i prezzi di 30 prodotti, tra cui alcuni tipi di yogurt, formaggio, riso, carta igienica…
In precedenza, il governo aveva già limitato i prezzi di sette prodotti alimentari di base, tra cui olio di semi di girasole, latte, farina… Da oltre un anno sono stati fissati limiti anche sui prezzi dell’elettricità e si controllano i prezzi della benzina e degli altri derivati del petrolio.
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