Croazia, euro: da domani obbligatoria la doppia esposizione dei prezzi

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Croazia, euro: da domani obbligatoria la doppia esposizione dei prezzi
Foto: Dusko Jaramaz/PIXSELL

Lunedì, 5 settembre, sarà una data importantissima in Croazia. Gli alunni delle scuole elementari e medie superiori faranno rientro a scuola, senza dover rispettare alcuna misura restrittiva antiCovid, mentre nei negozi farà capolino la doppia esposizione dei prezzi. Da domani, infatti, sarà obbligatorio esporre i prezzi sia in kune sia in euro, in vista dell’adozione della moneta unica europea prevista per il 1.mo gennaio 2023. Sono già molti i punti vendita in cui i clienti possono abituarsi alla nuova valuta, mentre dal 5 settembre tutti avranno quest’obbligo, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2023. I commercianti, in modo che questa misura centri l’obiettivo prefissato e affinché i consumatori vengano informati e tutelati, dovranno applicare esclusivamente il cambio ufficiale, che è stato stabilito lo scorso luglio, ossia 1 euro = 7,53450 kune. Questa dovrebbe essere la principale misura per evitare gli aumenti ingiustificati e la conversione errata dei prezzi, e perciò i clienti potranno notificare eventuali incongruenze all’Ispettorato statale, alla Banca centrale croata, alla Hanfa (Agenzia croata per la vigilanza sui servizi finanziari) o ad altri organi di vigilanza. Ecco un piccolo vademecum per i consumatori, con tutti gli obblighi e le eccezioni della doppia esposizione.

Dove sarà obbligatoria la doppia esposizione?

I commercianti e i negozi dovranno esporre i prezzi dei prodotti e dei servizi in kune ed euro nel punto vendita, sul listino prezzi, sui rispettivi siti Internet, nelle offerte o nei contratti su media permanenti, sulle note informative inviate ai consumatori prima o dopo la stipula dei contratti da remoto, nel corso della promozione dei prodotti e servizi e nei solleciti di pagamento. L’obbligo, inoltre, varrà anche per le offerte, gli acconti e i contratti al consumatore.

A chi si riferisce l’obbligo?

La doppia esposizione non coinvolge i contratti commerciali, ossia le offerte, gli acconti, le fatture e simili documenti tra soggetti d’affari, le fatture interne dello stesso soggetto d’affari, nonché le varie evidenze e i rapporti che è necessario presentare agli organi pubblici. L’obbligo della doppia esposizione si riferisce esclusivamente al rapporto diretto con i consumatori.

Quali punti vendita non dovranno esporre i prezzi in euro e kune?

Le eccezioni si riferiscono a: vendita tramite macchinette automatiche, commercio al dettaglio sugli stand e i mercati, chioschi, vendita ambulante, imprese agricole a conduzione familiare (OPG), vendite alle fiere ed esposizioni. Le eccezioni sono permesse anche ai commercianti a cui la doppia esposizione provocherebbe dei costi sproporzionati, come, totem, distributori di benzina, pannelli fissi, apparecchiature per la vendita self service, buoni sconto, apparecchiature per la scansione dei prezzi self service, giochi a premi, tassametri, importo del prezzo dei biglietto aereo, importi dei prezzi sulle apparecchiature per la pesatura, nonché adesivi con il codice a barre per i prodotti pesati.

Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

Sull’etichetta, oltre alla kuna e all’euro, è permesso esporre qualche altra valuta?

È permesso esporre più valute sull’etichetta, a condizione che l’obbligo di esporre il prezzo in kune ed euro sia rispettato durante tutto il periodo previsto per la doppia esposizione.

La doppia esposizione è obbligatoria anche per l’unità di misura?

Sì, i commercianti avranno l’obbligo di esporre l’unità di misura sia in kune che in euro, perché si tratta soprattutto di prodotti che i consumatori acquistano maggiormente, come generi alimentari, detersivi, pannolini, prodotti per l’igiene del viso e del corpo, e simili. Se, ad esempio, si acquista un pacchetto di caffè da 175 grammi, il prezzo di tale prodotto dovrà essere esposto in kune ed euro, indicando obbligatoriamente il prezzo in kune ed euro per un chilogrammo di caffè.

Quali sono le eccezioni per la doppia esposizione dei prezzi per l’unità di misura?

Il prezzo in kune ed euro non sarà visibile ai consumatori per i prodotti il cui peso non supera i 50 grammi o la cui quantità non è superiore a 50 millilitri, per i prodotti che vengono venduti nell’ambito di specifiche forme di vendita, come pacchi-regalo o cofanetti, dolci, bevande alcoliche fino a 100 millilitri, dessert surgelati fino a 500 millilitri, nonché frutta e verdura che si vendono a pezzi  o in mazzetti.

In che modo saranno esposti le due valute, ad esempio, su dei pantaloni nei negozi?

La doppia esposizione è obbligatoria direttamente sulla merce, ossia sull’etichetta o sull’adesivo. Nella parte superiore deve essere esposto il prezzo in euro e subito sotto quello in kune. I due prezzi devono essere esposti anche se vengono usati gli strumenti per l’etichettatura a mano e sugli scaffali, sull’etichetta da scaffale con il nome commerciale della merce.

Come funzionerà la doppia esposizione durante il periodo dei saldi?

I consumatori dovranno prestare molta attenzione, poiché i prezzi esposti saranno ben quattro. Infatti, oltre al prezzo in kune ed euro in saldo, i commercianti dovranno esporre anche il prezzo in kune ed euro più basso negli ultimi 30 giorni dalla data d’inizio dei saldi o delle vendite promozionali.

La doppia esposizione sugli scontrini e sulle fatture

I commercianti avranno l’obbligo di applicare la doppia esposizione sugli scontrini e sulle fatture. Il modo in cui saranno indicati è a discrezione del commerciante. Sullo scontrino e sulla fattura è obbligatorio indicare anche il cambio fisso di conversione, mentre l’importo dell’imposta sul valore aggiunto non è necessario esporlo in kune ed euro.

Come funzionerà la doppia esposizione dei prezzi sui web shop?

La doppia esposizione sugli shop online è obbligatoria nell’indicazione dei prezzi sulla home page, se è esposto un prodotto che viene offerto al cliente a un determinato prezzo e che il consumatore può acquistare direttamente cliccando sulla foto del prodotto nella home page del web shop. Nell’indicazione del prezzo del prodotto che può essere acquistato (se si tratta soltanto di un esempio informativo, non è necessario indicare il prezzo), la doppia esposizione è obbligatoria per il totale del carello, per l’importo totale alla conclusione dell’acquisto e per l’importo complessivo, sulla conferma d’acquisto e sul conto.

In che modo sarà attuata la corretta conversione dei prezzi?

Per la conversione sarà applicato soltanto il cambio fisso di conversione (7,53450 kune per un euro), evitando in questo modo le eventuali irregolarità che potrebbero causare un danno finanziario al consumatore. La conversione viene attuata applicando la cifra complessiva del cambio fisso, usando i cinque numeri decimali, nonché arrotondando l’importo ottenuto in armonia con le regole matematiche, tenendo conto che il risultato ottenuto viene arrotondato a due numeri decimali, in base al terzo numero decimale: se il terzo numero decimale è inferiore a 5, il secondo numero decimale rimane invariato, mentre il se il terzo numero decimale è uguale o superiore a 5, il secondo numero decimale viene aumentato di uno.

I commercianti possono arrotondare i prezzi per difetto?

Il commerciante possono diminuire il prezzo, ossia arrotondarlo per difetto, ma è vietato arrotondarlo per eccesso. Se il commerciante, ad esempio, fa pagare un prodotto fino alla data d’adozione dell’euro 12 kune (1,59 euro), dalla data d’ingresso nell’eurozona potrà arrotondare il prezzo a 1,50 euro. L’unico obbligo in questo caso sarà di applicare sull’etichetta il prezzo correttamente convertito in kune (11,30 kune).

I commercianti possono aumentare i prezzi durante il periodo della doppia esposizione?

Non è vietato aumentare i prezzi, ma l’introduzione dell’euro non deve rappresentare il motivo per far salire i prezzi. Se si dovesse giungere a un aumento giustificato dei prezzi nel periodo 5 settembre – 31 dicembre, il nuovo prezzo in kune sarà convertito in euro applicando il cambio fisso di conversione e in armonia con i regolamenti per la conversione e l’arrotondamento.

In che modo saranno effettuati i controlli?

La legge sull’adozione dell’euro prevede che gli organi preposti vigilino sul rispetto dell’obbligo della doppia esposizione dei prezzi. Tutti i commercianti saranno controllati e potranno essere denunciati agli organi di vigilanza, e in caso di mancato rispetto delle disposizioni di legge, potranno essere anche sanzionati. I commercianti che firmeranno il Codice etico, si obbligheranno a non violare le disposizioni previste per l’ingresso nell’eurozona e a non aumentare in modo ingiustificato i prezzi della merce e dei servizi. In cambio riceveranno dei contrassegni visuali con cui i consumatori saranno informati che questi soggetti applicano i principi del Codice etico.

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