Croazia, caro bollette. In arrivo pacchetto d’aiuti da 6 miliardi

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Croazia, caro bollette. In arrivo pacchetto d’aiuti da 6 miliardi

Un pacchetto di misure anti-crisi del valore di 6 miliardi di kune (poco meno di 800 milioni di euro). Lo sta approntando il governo croato per attutire il colpo del carovita sia alle imprese che ai cittadini. Lo scrive il quotidiano zagabrese Jutarnji list, sempre vicino ai Banski dvori (sede dell’esecutivo). I responsabili stanno ancora limando i dettagli, ma già ora è giunta la notizia che sarà modificato il metodo di computo dell’energia elettrica per il settore pubblico, che finora pagava la luce come se fosse un’impresa che realizza profitti. Così, le scuole, gli asili, le case degli anziani e gli orfani, le facoltà, gli ospedali, i musei, le chiese, ma anche le ong che aiutano i bisognosi, pagheranno l’energia elettrica come le famiglie. Da fonti ufficiose si viene a sapere che anche le micro, le piccole e le medie imprese usufruiranno del prezzo sovvenzionato. Queste due voci rappresentano la parte più grande dell’intervento previsto.

Inoltre, il governo aiuterà anche le categorie più a rischio, come i pensionati e i disoccupati. A tutti loro dovrebbe essere versato un bonus, mentre i pensionati riceveranno anche le cosiddette aggiunte energetiche, in modo da saldare più facilmente le bollette. L’ammontare di questa aggiunta dipenderà dagli importi delle quiescenze che percepiscono. Inoltre, si procederà pure con le modifiche alla Legge sull’assicurazione pensionistica, affinché le pensioni possano essere aumentate più dell’1,5% annunciato per l’autunno. Nel pacchetto di aiuti della scorsa primavera, ai circa 720mila pensionati con quiescenze fino a 4.000 kune sono stati versati 470 milioni di kune: l’importo massimo di 1.200 kune per coloro che percepiscono fino a 1.500 al mese e quello minimo di 400 kune per i “più fortunati” con oltre 4mila kune di pensione. Si prevedono anche dei sostegni per gli agricoltori e i pescatori.

Per quanto concerne il gas, il prezzo è regolato fino alla fine del marzo 2023 attraverso il cofinanziamento diretto di 10 lipe per chilowattora, che pesa sulle casse dello Stato 600 milioni di kune. Inoltre, vengono sovvenzionate le PMI con un consumo medio annuo di 10 gigawattora, alle quali si pagano 15 lipe per chilowattora attraverso i vaucher che costano all’Erario altri 600 milioni di kune. In quell’occasione il governo ha abbassato anche il tasso dell’imposta sul valore aggiunto dal 25 al 5% per il gas e l’energia termica, e recentemente anche per i pellet e la legna da ardere.

Nel pacchetto in rampa di lancio si prevede di aiutare anche le Città e le Regioni, in modo che le stazioni termiche non siano costrette ad aumentare i prezzi del 50%, com’è stato annunciato dai gestori.

Il nuovo pacchetto di aiuti dovrebbe essere portato a termine entro la fine della prossima settimana, dopodiché sarà inviato ai partner di coalizione, ma anche a quelli sociali, ai datori di lavoro e ai sindacati.

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