Croazia. Energia: prezzi sotto controllo, pioggia di aiuti per i cittadini

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Croazia. Energia: prezzi sotto controllo, pioggia di aiuti per i cittadini
Il premier Andrej Plenković

La maggior parte dei 1,7 miliardi di euro previsti nel quarto pacchetto anticrisi messo a punto dal governo croato sarà destinato al contenimento dei prezzi dell’energia. A tale scopo saranno destinati 1,181 miliardi di euro. Lo ha annunciato oggi il primo ministro Andrej Plenković illustrando più nei dettagli la manovra annunciata lunedì scorso. Nel contrasto dell’aumento dell’inflazione saranno investiti 169 milioni. Ulteriori 347 milioni di euro serviranno a finanziare le misure e i contributi destinati ai cittadini, agli enti e alle imprese.
Energia elettrica
Fino al settembre prossimo il prezzo dell’energia elettrica rimarrà invariato rispetto al tariffario autunnale che era entrato in vigore il 1º ottobre del 2022 e che scadrà il 31 marzo. La misura riguarderà 2.115.552 famiglie e costerà ai contribuenti 82 milioni di euro. Nel caso del settore pubblico e degli enti no profit a beneficiare degli aiuti statali (i Banski dvori hanno messo sul piatto complessivi 50 milioni di euro) saranno 13mila beneficiari. Il grosso dell’importo accantonato sotto questa voce sarà destinato alle imprese, che otterranno complessivamente uno stanziamento di 464 milioni.
Gas, pellet e benzina
Grazie a un contributo di 150 milioni di euro, fino all’aprile dell’anno venturo le famiglie; il settore pubblico; gli enti non a scopo di lucro; le micro, le piccole e le medie imprese (PMI) il cui consumo di gas non supera i 10 GWh annuali continueranno a pagare le forniture di metano al prezzo attuale. Inoltre, l’Esecutivo ha accantonato 35 milioni di euro in modo da poter mantenere l’aliquota agevolata al 5 p.c. sul prezzo dell’erogazione del gas naturale alle stazioni di riscaldamento, come pure del legno da ardere, dei pellet, dei bricchetti e del cippato. Saranno mantenute pure le accise agevolate sui derivati del petrolio, ovvero sulla benzina senza piombo, sul diesel e sul gasolio da riscaldamento. A questo proposito il governo ha programmato di spendere 131 milioni di euro.
Scontato l’olio di girasole
Per quanto concerne l’elenco degli alimenti il cui prezzo era stato “bloccato” al fine di contenere l’aumento, sono stati annunciati dei piccoli cambiamenti. Le modifiche in oggetto dovrebbero essere approvate in via definitiva nel corso della seduta dell’Esecutivo in programma domani. Ma è quasi certo che l’elenco non comprenderà più nove prodotto bensì otto, ossia che la pancetta di maiale sarà inserita nel paniere al posto del collo di maiale non disossato e della spalla di maiale disossata. Stando alla proposta, i prezzi del latte a lunga conservazione UHT con contenuto di grasso del 2,8 p.c., dello zucchero raffinato bianco tipo cristallo, della farina tipo T-550 (l’equivalente della farina italiana tipo 0), della farina tipo T-400 (la cosiddetta primitiva), del pollo intero e del misto di carni macinate dovrebbero rimanere invariati. Il prezzo dell’olio di semi di girasole, invece, dovrebbe scendere da 1,86 a 1,72 euro al litro, mentre il prezzo della pancetta di maiale dovrebbe essere fissato a 3,79 euro al chilo.
Trasporti pubblici
Nell’ambito delle misure speciali il governo ha previsto un investimento di 11 milioni di euro destinato al sovvenzionamento dei trasporti pubblici. Gli agricoltori e i pescatori potranno beneficiari di contributi per un importo complessivo di 41 milioni, ai quali vanno ad aggiungersi ulteriori 4 milioni di euro destinati all’industria del legno e ai mobilifici. Al fine di sollecitare l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e il ricorso a fonti energetiche rinnovabili il governo ha deciso di mettere sul tavolo 291 milioni, inclusi gli aiuti destinati ai terremotati che potranno continuare a beneficiare di questa misura fino alla fine dell’anno.
Categorie a rischio
I fruitori del reddito minimo garantito (ZMN) – che sarà portato a 70 euro al mese – e dell’indennità nazionale per le persone anziane, come pure i beneficiari degli assegni di disoccupazione riservati ai difensori croati e alle vittime civili della Guerra patriottica, avranno diritto alla copertura delle spese della bolletta della corrente elettrica, come pure di quelle del gas e del riscaldamento centralizzato pubblico per un esborso complessivo non superiore ai 40 milioni di euro. Si tratta di circa 69mila persone che potranno maturare il diritto anche al rimborso delle spese dell’affitto e del costo dell’acqua potabile. Nel caso di 35mila utenze, inoltre, è stata prevista l’erogazione di ulteriori 4 milioni di euro destinati all’acquisto della legna da ardere.
Aiuti una tantum
A circa 60mila disoccupati sarà erogato un aiuto una tantum del valore di 100 euro, mentre al fine di mantenere invariato il prezzo dei pasti nelle mense studentesche – un servizio al quale ricorrono quotidianamente 111mila giovani – il governo ha stanziato 8 milioni di euro. Ulteriori 2,3 milioni di euro sono stati destinati al pagamento dei contributi degli artisti indipendenti, ai quali il coefficiente per il computo dei medesimi sarà aumentato da 0,8 a 1,2 punti. Ai programmi sociali e al finanziamento dell’indennità per i difensori croati disoccupati sono stati destinati 35 milioni di euro e al finanziamento delle aggiunte per i bambini altri 9 milioni. I bonus bambini (l’importo varia da un minimo di 45 a un massimo di 160 euro) sarà erogato a 230mila bambini e ne beneficeranno 123mila famiglie.

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