Già dopo soli due giorni, i cittadini croati si sono resi conto che l’adozione dell’euro comporterà anche un sensibile aumento dei prezzi. I primi a sincerarsi di questo fatto sono coloro che hanno deciso di prendere un caffè: il suo prezzo è salito di circa il 10% a causa dell’arrotondamento. Ma sono anche altri i casi in cui l’ingresso nell’Eurozona ha portato a una raffica di rincari dei prodotti. Perciò, oggi, lunedì 2 gennaio, è sceso in campo subito il premier Andrej Plenković, il quale ha scritto sui social: “L’adozione dell’euro non è un motivo per aumentare i prezzi – ha scritto il primo ministro -. Perciò, ho deciso di convocare una riunione urgente con i ministeri competenti e con i rappresentanti dell’Amministrazione fiscale, della Dogana e dell’Ispettorato statale per interrompere subito questa pratica”.
Sazvao sam sastanak s nadležnim ministrima te predstavnicima Porezne uprave, Carinske uprave i Državnog inspektorata vezano uz daljnje aktivnosti kako bismo zaštitili potrošače od neopravdanog dizanja cijena. Uvođenje € nije razlog za povećanje cijena roba i usluga. pic.twitter.com/rLdFAXPl2h
— Andrej Plenković (@AndrejPlenkovic) January 2, 2023
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