Coordinatore UI in Slovenia. Via libera alle modifiche

Nella sede del CRS a Rovigno si è svolta la 9ª riunione ordinaria della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Numerosi e importanti i punti all’ordine del giorno

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Coordinatore UI in Slovenia. Via libera alle modifiche
A Rovigno la Giunta UI ha affrontato temi importanti. Foto: Roberta Ugrin

È stato il Centro di ricerche storiche di Rovigno a ospitare la 9ª riunione ordinaria della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. Ad affiancare il presidente Marin Corva sono stati i membri della Giunta, Roberta Grassi Bartolić, Marianna Jelicich Buić, Patrizia Pitacco, Gaetano Benčić e Dyego Tuljak, nonché il presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana, Paolo Demarin e la vicepresidente dell’Assemblea UI, Diriana Delcaro Hrelja. Ad accogliere i componenti dell’esecutivo UI è stato il direttore del Centro di ricerche storiche, Raul Marsetič, il quale ha voluto ribadire che il CRS attira sempre più studenti dall’Italia che vedono nell’istituzione rovignese il luogo ideale dove poter svolgere i propri tirocini e approfondire il percorso di studi. Il presidente della Giunta UI Marin Corva si è voluto complimentare con il CRS e il suo direttore per il lavoro svolto e per il coinvolgimento di menti giovani nell’ambito delle ricerche storiche.
Comunità d’intenti con gli esuli
Nel corso della riunione, che ha avuto 15 punti all’ordine del giorno, è stata approvata la proposta di variazione della ripartizione dei mezzi dell’Ufficio governativo per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali a titolo di attività. Sono state accolte pure alcune delibere attinenti a questo argomento. È stata approvata pure da parte dei membri della Giunta la delibera sulla ripartizione dei mezzi in favore delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, in applicazione della Legge 72/01 e successivi rifinanziamenti dello Stato italiano per l’anno di esercizio 2016 (fondi perenti). Il titolare del Settore Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera, Gaetano Benčić ha rilevato che la delibera sulla ripartizione dei mezzi a favore delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, è una prassi con la quale si dimostra la co-partecipazione e la comunità d’intenti.
Europa Adriatica Nordest
Il presidente della Giunta esecutiva dell’UI ha poi illustrato le finalità del progetto transfrontaliero Europa Adriatica Nordest al quale ha aderito pure l’Unione Italiana, oltre a una lunga serie di altri partner. “Questa per noi è una grande opportunità di espandere gli orizzonti culturali collaborando direttamente con tutta una serie di associazioni e istituzioni di Venezia”, ha affermato Marin Corva, annunciando la possibilità che l’Unione Italiana diventi il lead partner di questo valido progetto che unisce le due sponde dell’Adriatico.
Un tema scottante
È venuto poi il momento di affrontare un tema di notevole importanza relativo alla modifica del Regolamento di procedura dell’Assemblea dell’Unione Italiana. La Giunta esecutiva si è espressa a favore dell’iniziativa di modifica dell’articolo 9 del Regolamento di procedura dell’Assemblea avviata da 12 consiglieri che in pratica chiedono la cancellazione di quattro passi che si riferiscono alla nomina del coordinatore e del coordinatore aggiunto dell’Unione Italiana registrata in Slovenia. Si ripresenta soltanto il primo comma in base al quale se il presidente dell’UI e quello della Giunta sono entrambi residenti in Croazia o in Slovenia, allora il presidente dell’Assemblea deve avere residenza nello Stato non rappresentato. “Un parere positivo, ma non vincolante quello dell’esecutivo”, ha precisato il presidente Marin Corva.
Il presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin, ha affermato che nel caso avvenisse la modifica, l’Assemblea dovrà procedere con la nomina di un coordinatore, perché verrebbe meno l’automatismo definito dal Regolamento. Otto dei dodici firmatari dell’iniziativa di modifica del Regolamento sono consiglieri provenienti dalla Slovenia; tra le firme c’è pure quella di Gaetano Benčić, convinto che questo cambiamento non andrebbe a intaccare il funzionamento dell’associazione di Capodistria, ma sarebbe soltanto un modo per mettere ordine negli Atti interni dell’UI.
Asilo CNI a Lisignano
Infine, è stata approvata la sottoscrizione dell’Accordo di cofinanziamento per la costruzione, l’allestimento e la messa in funzione della scuola per l’infanzia per i membri della minoranza nazionale italiana del Comune di Lisignano con un programma nella lingua e nella scrittura della minoranza nazionale italiana. L’UI in collaborazione con il Comune provvederà a gestire i lavori di costruzione che dovrebbero terminare nell’autunno del 2024, dando così la possibilità ai bambini dai 3 ai 6 anni di età di poter iscrivere la sezione della scuola materna in lingua italiana, all’interno dello stabile dell’asilo croato già esistente.

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