In seguito all’introduzione dell’indennità d’inclusione in Croazia le persone portatrici di handicap avranno garantito un reddito maggiore a quello minimo garantito loro in questo momento. L’aumento varierà dal 50 al 100 p.c. e in taluni casi sarà anche più elevato. A affermarlo è stato il ministro del Lavoro, del Sistema pensionistico, della Famiglia e delle Politiche sociali, Marin Piletić, intervenuto al Sabor per presentare la proposta di legge che regola la materia. “Nessuno degli attuali 147mila beneficiari di contributi avrà un’indennità inferiore all’attuale”, ha detto il ministro, puntualizzando che l’obiettivo del governo non è quello di lodarsi, bensì di rimediare a un’ingiustizia che regna da anni.

Importi da 138 a 720 euro

L’indennità d’inclusione sarà destinata alle persone portatrici di handicap. Prenderà il posto di quattro contributi attualmente erogati ai medesimi: l’indennità personale d’invalidità, il contributo per le cure e gli aiuti, la maggiorazione degli assegni per i bambini e l’indennità di disoccupazione. Gli importi dell’indennità d’inclusione dovrebbe variare da un massimo di 720 a un minimo di 138 euro per ciascun avente diritto.

Assicurati 506 milioni di euro

Per il finanziamento della manovra sono stati assicurati nel Bilancio nazionale dell’anno prossimo 506 milioni di euro. Un importo che equivale al doppio rispetto alla spesa attualmente sostenuta dall’erario per fare fronte al versamento delle quattro indennità che saranno abrogate. Per ottenere il versamento dell’indennità d’inclusione gli aventi diritto dovranno presentare domanda. Fino a quando la loro richiesta non sarà accettata continueranno a percepire le vecchie indennità. Piletić è convinto che la maggior parte delle richieste sarà evasa già nei primi mesi del 2024.

Ampi consensi tra l’opposizione

L’approvazione della Legge sull’indennità d’inclusione ha raccolto ampi consensi anche nelle file dell’opposizione, tanto che la sua approvazione a questo punto è da considerarsi una pura formalità. Tuttavia alcuni deputati eletti nelle file dell’opposizione hanno avvertito che dal loro punto di vista nella normativa esistono delle incongruenze che andrebbero eliminate. Una delle principali critiche consiste nella possibilità che, ad esempio, le persone che hanno assicurato qualche forma di domicilio organizzato potrebbero vedersi negare l’indennità d’inclusione.