Cinque persone sono state arrestate oggi, giovedì 23 novembre, nell’area di Zagabria e Sebenico in un’operazione congiunta della polizia e dell’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (Uskok) a causa di sospetti di abuso di posizione e autorità, presumibilmente legati a costruzioni abusive.
Il quotidiano spalatino “Slobodna Dalmacija” ha appreso in modo non ufficiale che l’azione di questa mattina riguarda la costruzione di un campeggio a Morter (Murter) – isola tra Zara e Spalato – del finanziatore Zoran Pripuz, coinvolto nell’operazione, così come Dario Filipi, proprietario di un altro campeggio illegale sull’isola stessa. Nell’azione sono coinvolti anche Eduard Maržić, ex presidente dell’Associazione croata dei campeggi, che in passato è stato sospettato di prelievo illegale di denaro.
Inoltre, c’è Boris Kulušić, un ristoratore locale e imprenditore che si è occupato anche di campeggi. L’ultima persona sotto indagine da parte dell’Uskok è Neda Livljanić, ormai ex funzionaria del dipartimento per l’economia e il turismo della regione di Sebenico e di Knin, che ha rilasciato l’autorizzazione per la costruzione del campeggio.
Secondo informazioni non ufficiali, sulla base di precedenti denunce penali, si sta indagando sulla possibilità che l’ex funzionaria regionale abbia ricevuto una tangente per rilasciare una decisione illegale, consegnata da intermediari legati alle attività dei campeggi a nome del finanziatore.
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