Bandi europei e le sfide del mondo scuola CNI

Seduta del Collegio professionale interregionale dei direttori e presidi della verticale scolastica della minoranza nazionale italiana della Regione istriana e litoraneo-montana

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Bandi europei e le sfide del mondo scuola CNI
L'edificio che ospita la Scuola media superiore italiana "Dante Alighieri". Foto Giuliano Libanore

Bandi europei e le sfide del mondo scuola della CNI. Questi gli argomenti affrontati ieri, lunedì 1 luglio alla seduta del Collegio professionale interregionale dei direttori e presidi della verticale scolastica della minoranza nazionale italiana della Regione istriana e litoraneo-montana. Ad aprire i lavori è stata Debora Radolović nella duplice veste di titolare del Collegio, nonché direttrice della SMSI Dante Alighieri che ha augurato buon lavoro a tutti i presenti.

L’esperta in tema di europrogettazioni Elena Bernich spalleggiata da Tanja Vrbat Grgić ha parlato in modo molto dettagliato dei bandi dei Fondi europei per le scuole. In primo luogo vanno distinti i fondi diretti da quelli indiretti. Tra i primi spiccano i progetti Erasmus plus e CERV, ma ci sono anche altri quali Life, Horizon, COSME, Europa Creativa. L’Erasmus è sicuramente quello più noto e si sviluppa in vari ambiti: istruzione scolastica, formazione professionale, istruzione superiore… Quello che Elena Bernich ha fatto capire ai presenti è la domanda principe alla basi di qualsiasi applicazione per un progetto dei fondi europei “Il gioco vale la candela?” Se la risposta è sì allora ci sono varie tappe da fare e in questo caso la partecipazione è più diretta rispetto ai bandi per i Fondi indiretti. Tra quest’ultimi ci sono alcuni già molto noti nell’ambito dei programmi Interreg Italia- Croazia, Slovenia-Croazia, Interreg Euro-Med e Interreg Adrion. In questi tipi di bandi ci sono diversi partner. Spiegati anche i vari tipi di finanziamento e cofinanziamento dei progetti, la loro durata, il budget a cui si può aspirare e molteplici altri aspetti dell’euro progettazione.

E a proposito di Erasmus plus, Debora Radaolović ha parlato dell’esperienza di job shadowing nel campo del management scolastico che l’ha vista protagonista nel marzo scorso a Pomezia insieme alla prof. Patrizia Pitacco, consulente superiore per la minoranza nazionale italiana presso l’Agenzia per l’Educazione e la Formazione. Corredata anche da fotografie, l’esposizione di Debora Radolović ha parlato della visita al Liceo Blaise Pascal, una scuola definita d’eccellenza. Una visita realizzata grazie anche a Stefania Pipino dirigente scolastica sia presso il Liceo di cui sopra che l’Istituto comprensivo Enea sempre di Pomezia. Una doppia carica possibile, proprio grazie al management diffuso e la reggenza, ovvero un incarico aggiuntivo per il dirigente scolastico. L’incarico del dirigente scolastico in questo caso è quello di reggere, seguire, accudire e controllare che tutto proceda per il meglio. E nel caso di Stefania Pipino si parla di 102 classi e migliaia di alunni. L’uscita a Pomezia e a Roma (che dista una trentina di chilometri) di 7 giorni ha compreso pure la vista al Ministero dell’Istruzione e del Merito, quella al Quartiere Giuliano-dalmata e quello Ebreo, alla Casa del Ricordo, all’Istituto comprensivo Enea e ai monumenti più significativi di Roma. Patrizia Pitacco ha aggiunto l’importanza della partecipazione anche dei dirigenti scolastici a questo tipo di progetti in quanto “aprono la mente” e danno la possibilità di sincerarsi che non sempre “l’erba del vicino sia più verde”.

Patrizia Pitacco, affiancata da Gianfranca Šuran, pure consulente superiore per la minoranza nazionale italiana presso l’Agenzia per l’Educazione e la Formazione, ha parlato delle sfide a cui vanno incontro le scuole della CNI. “Mi piace usare il termine sfide che è più consono alla nostra realtà della parola problemi. La sfida più importante e delicata per le nostre scuole specialmente in ottica futura sono le iscrizioni alle prime classi delle scuole elementari che da quest’anno sono in versione digitale. Ebbene ci sono stati dei disguidi nella piattaforma online per quel che riguardava il territorio d’iscrizione. A mio avviso il territorio d’iscrizione per le scuole CNI dovrebbero essere tutta la Città, tutta la Regione e addirittura tutto lo Stato in base alla legge. La piattaforma non è riuscita a ‘tradurre’ le esigenze delle nostre scuole e ci sono stati degli intoppi”. La questione, ha spiegato Piutacco, è stata risolta e le scuole sono ora in attesa del decreto delle classi del prossimo anno. “Abbiamo reagito velocemente anche per evitare questo tipo di sfide l’anno prossimo”, ha aggiunto.

Si è parlato pure del progetto di rafforzamento dell’identità italiana nelle scuole CNI grazie all’Unione italiana mediante i fondi messi a disposizione dall’Ufficio per i diritti dell’uomo e per i diritti delle minoranze nazionali del governo di Zagabria. Ogni istituzione firmerà un contratto con l’UI per l’ottenimento dei mezzi che dovranno essere investiti appunto in un’attività mirata a rafforzare il senso d’appartenenza, l’identità ma anche alla conoscenza del territorio. Questi mezzi non sono previsti per l’acquisto di attrezzature scolastiche. Nella parte finale della seduta, Patrizia Pitacco, ha inoltre informato i presenti di alcune delle attività del prossimo anno scolastico già inserite nel calendario. “Mi sembrava giusto avvisarvi subito in modo da programmare meglio la vostra attività”, ha concluso.

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