Assemblea UI: pieno appoggio alla manovra (foto)

Consapevole che il quadro reale si avrà con l’assestamento, l’Assemblea approva all’unanimità il Programma di lavoro e Piano finanziario per il 2024. Le CI chiedono la revisione dei criteri per l’assegnazione dei fondi di promozione e di valorizzazione delle loro attività

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Assemblea UI: pieno appoggio alla manovra (foto)

Praticamente all’unanimità, con 44 voti favorevoli e un solo astenuto, lunedì sera, 18 dicembre, a Crassiza l’Assemblea dell’Unione Italiana ha accolto la manovra 2024. Messa così come si propone oggi, vede una riduzione di oltre 2,5 milioni rispetto alle cifre a disposizione nel 2023, con un budget complessivo di 6.734.073 euro da destinare, attraverso l’UI, a tutta la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e le sue istituzioni. Non è l’importo definitivo, perché si tratta comunque di un documento “preliminare”, o meglio di una proiezione basata sulle esperienze precedenti, come sottolineato dal presidente della Giunta esecutiva Marin Corva.

Era un obbligo di legge approvarlo entro la fine dell’anno, ma a oggi ci sono ancora diverse incognite da risolvere, e queste riguardano progetti che verranno approvati e i mezzi che verranno stanziati dai vari enti finanziatori dell’UI, dal Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale alla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, dal Consiglio per le minoranza nazionali della Repubblica di Croazia all’Ufficio governativo per i diritti dell’uomo e i diritti delle minoranze nazionali, dai fondi della Regione istriana alle spese di gestione… Dalle rassicurazioni avute finora, i mezzi aumenteranno, ha affermato Corva. A breve si procederà con l’assestamento, che renderà la situazione più chiara, tanto in fatto di iniziative che di attività. Ed è con questa premessa e consapevolezza che il presidente della Giunta esecutiva ha sollecitato – e ottenuto – l’appoggio dell’Assemblea.
Il “Programma di lavoro e Piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2024 – Programmazione delle attività, delle iniziative e degli interventi da finanziarsi con i mezzi della Legge 73/01, con i mezzi della Regione FVG, con i mezzi del Piano permanente, con i mezzi del Consiglio delle Minoranze Nazionali e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e i diritti delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, con i mezzi della Regione istriana, con i mezzi dell’Ufficio per le minoranze della Repubblica di Slovenia e con Entrate proprie e altre entrate a favore della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia per il 2024” – questa la denominazione per esteso –, parte dal presupposto che il contributo ordinario dello Stato italiano – Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (parliamo del Piano permanente UI-UPT) sarà pari a 1.531.885, rispettivamente da Roma ci saranno altri 3.000.870 euro derivanti dalla Legge 73/01 e successive modificazioni, mentre si prevede che i fondi della Regione FVG siano pari a 520mila euro.
La Repubblica di Croazia, per il tramite del Consiglio per le Minoranze Nazionali, dovrebbe stanziare 201mila euro, mentre dall’Ufficio governativo per i diritti umani e i diritti delle minoranze nazionali in Croazia sono attesi 1.178.100. Dall’Assessorato per la CNI e le altre comunità nazionali e dall’Assessorato alla Cultura della Regione istriana a favore dell’Unione Italiana dovrebbero arrivare 36.113 euro. La Finanziaria della Slovenia fisserà, in favore dell’UI, per il tramite dell’Ufficio per le comunità nazionali, 53.800 euro. Altri 158.680 euro saranno disponibili quale contributo per le spese di gestione dell’UI derivanti dalla Legge 73/01 e successive modificazioni, e altre entrate (oltre 53mila euro) l’Unione le realizzerà in proprio.

Priorità alle Comunità

A giudicare dall’impostazione del bilancio 2024, è stata data priorità assoluta alle Comunità degli Italiani, cui vanno circa 2,2 milioni. Invariato il Fondo promozione, che ammonta a 560mila euro, mentre il Fondo per la valorizzazione delle attività artistiche e culturali italiane e per la diffusione e la promozione della lingua e della cultura italiane è di 500.400 euro. A seguire, come settori strategici, la scuola, con 1,5 milioni; le istituzioni della CNI e la collaborazione transfrontaliera, con 1,1 milioni; le attività giovanili, con 462.700 euro; l’arte e la cultura, con 388.253 euro; il settore imprenditoria e comunicazione, con quasi 144mila euro.

Nell’insieme, non ci sono stati molti interventi sul piano. Hanno formulato osservazioni i consiglieri Antonella Degrassi e Mauro Jurman di Umago, Neda Šainčić Pilato di Visindada, Valmer Cusma di Pola ed Enea Dessardo di Fiume. Le principali obiezioni, se così si possono definire, sono emerse in fatto di Comunità degli Italiani. Infatti, Degrassi, Jurman e Šainčić Pilato hanno lamentato il fatto che il Fondo di promozione e il Fondo di valorizzazione sono fermi al 2009, con criteri di ripartizione che non corrispondono alla reale attività delle CI, soprattutto di quelle più vivaci e dinamiche. “Non possiamo lavorare in queste condizioni – ha detto Antonella Degrassi –, se si pensa che nel 2009 la sezione di ballo della Comunità di Umago aveva 9 attivisti e oggi ne ha 68”. Corva ha annunciato che affronterà l’argomento a gennaio, per arrivare a definire nuovi parametri di distribuzione di tali risorse, impegno che la Giunta esecutiva si era già assunta in passato.

Mondo scuola

I consiglieri hanno, inoltre, segnalato l’assenza dell’indice di confronto tra il 2023 e il 2024, auspicando il suo inserimento. Hanno quindi chiesto maggiori informazioni sui corsi per i giovani e le iniziative per la terza età, sull’ammontare dei fondi delle borse di studio, sull’elenco degli spettacoli del Dramma Italiano e invitato a prevedere delle gratificazioni anche per i parolieri che scrivono per i festival organizzati dall’UI. Se ne riparlerà, dunque, a breve, in occasione dell’assestamento. Intanto, il prossimo appuntamento dell’Assemblea è già in calendario: infatti, fra circa un mese, si terrà una seduta tematica, dedicata al mondo scuola.

Sciogliere l’UI in Slovenia: la mozione non passa

Nell’ora delle “interrogazioni, interpellanze e mozioni”, non è stata accolta la proposta del consigliere rovignese Gianclaudio Pellizzer di avviare il processo di scioglimento dell’Unione italiana registrata in Slovenia per creare a Capodistria una filiale dell’UI di Fiume. Pellizzer, infatti, voleva sollecitare la Giunta esecutiva a occuparsi dell’iter, nella fattispecie di andare a sondare le possibilità, le difficoltà, le eventuali conseguenze di questo passo, fornendo all’Assemblea un’analisi e una valutazione. L’obiettivo, ha sottolineato Pellizzer, sarebbe quello di dare, anche in questo modo, “contenuto e sostanza” al concetto di unitarietà e di avere “un’unica Unione per tutti”.
Entrambi i presidenti dell’UI hanno evidenziato la complessità di questa materia, anche alla luce della titolarità dei diversi progetti europei che sono in corso e che vedono l’Unione a Capodistria in prima fila, le proprietà acquistate con i fondi dello Stato italiano e altri impegni da mantenere con l’Unione europea, senza tenere conto degli aspetti giuridici, tra cui il fatto che una filiale non ha soggettività. La mozione è stata respinta: ha ricevuto 18 voti favorevoli, 8 contrari e 19 astenuti.

Crassiza ringrazia

In apertura della riunione, il presidente dell’Assemblea dell’UI, Paolo Demarin, ha ringraziato la Comunità degli Italiani di Crassiza per l’accoglienza e la disponibilità ad ospitare “in modo eccellente” la settima seduta ordinaria dell’organismo. Il presidente della CI, Mate Mekiš, si è detto compiaciuto “di vedere l’Assemblea riunita qui a Crassiza”, anche perché era da diverso tempo che ciò non avveniva. “Sono contentissimo che ciò sia avvenuto”, ha aggiunto Mate Mekiš. In sala 45 consiglieri, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, quello della Giunta, Marin Corva, e parte dell’Esecutivo, nonché il deputato italiano alla Camera di Stato slovena, Felice Žiža, e il direttore della Casa editrice Edit di Fiume, Christiana Babić.

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