I vertici dell’INA, oggi lunedì 24 aprile, al cantiere navale “Uljanik”, hanno annunciato l’avvio dei lavori di bonifica del pozzo d’estrazione del gas naturale Ivana D-1 Dir e lo stop allo sfruttamento dell’omonimo giacimento dell’Alto Adriatico. La bonifica è stata affidata all’italiana CNS, che si avvarrà del supporto di una nave GSP Falcon, un’imbarcazione di servizio riservata al supporto di ogni tipo ai mezzi e alle piattaforme che operano offshore. I responsabili dell’INA aggiungono che la nave costruita nel 1989 e lunga 111,4 metri ha già raggiunto il porto di Pola. Come spiegato Nikola Mišetić, direttore operativo responsabile delle ricerche e delle estrazioni di petrolio e gas dell’INA, l’imbarcazione dovrebbe nei prossimi giorni raggiungere l’area di estrazione Ivana D, dove resterà poi per i prossimi due mesi. A bordo della nave Offshore Support Vessel ci saranno 28 sommozzatori specializzati in immersioni in saturazione. Nel prosieguo del discorso, il direttore ha spiegato che il compito dei sub sarà quello di rendere sicuro il pozzo d’estrazione. Mišetić ha quindi rilevato che tutti i lavori pianificati saranno eseguiti in applicazione e nel pieno rispetto di tutte le Leggi nazionali e internazionali che garantiscono la piena sicurezza sia per la vita umana che per l’ambiente. Il direttore ha inoltre aggiunto che dal giorno dell’avaria e dell’inabissamento della piattaforma Ivana D, l’INA ha continuamente monitorato l’area. Tornando alla bonifica del pozzo d’estrazione del gas naturale Ivana D-1 Dir, il rappresentante dell’azienda del settore del petrolio e del gas ha sottolineato che tutti i lavori saranno effettuati a una profondità di 41 metri. Il compito degli addetti ai lavori sarà quello di sostituire le parti danneggiate della testa del pozzo, controllare l’integrità del pozzo stesso e quindi sigillarlo grazie all’installazione di barriere in cemento armato. A conclusione dell’intervento sia il pozzo che l’area di estrazione saranno abbandonate. Dall’INA ricordano che la piattaforma Ivana D è rimasta in funzione e ha continuato ad estrarre gas naturale nell’Alto Adriatico dal 2001 al dicembre 2020.