Palazzo Gravisi-Buttorai: struttura da consolidare

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Palazzo Gravisi-Buttorai: struttura da consolidare
Il cortile interno della struttura. Foto Aia

L’ottava riunione ordinaria del Consiglio della CAN di Capodistria, si è concentrata principalmente sulle condizioni statiche di Palazzo Gravisi-Buttorai, sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”, dell’Ufficio Europa, dell’Unione Italiana di Capodistria, nonché di molti eventi comunitari e culturali. Alla seduta, oltre ai consiglieri, erano presenti anche il vicesindaco e presidente del sodalizio “Santorio” Mario Steffè, il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e l’architetto Miran Mrak. Il punto dell’ordine del giorno è stato presentato in modo esauriente e chiaro dalla presidente della CAN, Roberta Vincoletto.

A gennaio 2023, ha riassunto, le presidenze della CAN di Capodistria e della locale Comunità degli Italiani hanno deciso di commissionare uno studio statico del palazzo, a oltre trent’anni dal primo restauro completo. Per questo incarico è stato scelto l’Istituto nazionale per l’edilizia ZAG di Lubiana che, dopo aver raccolto la documentazione necessaria, ha iniziato le analisi. Uno studio non semplice, che ha dovuto mettere insieme le necessità tecniche, la tutela artistica del palazzo storico e l’uso pubblico e quotidiano dell’edificio.

In seduta i consiglieri della CAN di Capodistria. Foto Aia

Dopo aver identificato 26 punti dell’immobile adatti al traforo, sono state esaminate con particolare attenzione le fondamenta, i muri portanti e le strutture in legno. Le conclusioni dello studio, contenute in un documento di 160 pagine, hanno rivelato uno stato di evidente sovraccarico in alcune zone del palazzo. I muri portanti, costituiti da pietra e da una struttura mista originale risalente al 1664, oltre che da mattoni forati aggiunti nel 1969 e nel 1992, sono distribuiti in modo non uniforme lungo il perimetro e risentono degli effetti del sovrappeso. Le strutture intermedie in legno della parte più antica dell’edificio, sebbene in buone condizioni, superano i carichi consentiti, mentre i solai realizzati in cemento nel 1969 presentano criticità, ma anche le fondamenta, in pietra e cemento, risultano troppo strette e discontinue.

L’edificio è inoltre privo di elementi di collegamento strutturale orizzontale, dorsale e verticale, il che ha causato anche crepe visibili. Gli indici di sicurezza si discostano dai valori prescritti, in particolare la struttura ha un’idoneità antisismica quantificabile al 40% rispetto ai requisiti previsti. Per ciascuna criticità, gli esperti dell’Istituto ZAG hanno proposto anche delle linee per il consolidamento statico. È necessario rinforzare le travi e i sostegni in legno, sostituire le parti di muratura in mattoni con materiali più leggeri lungo i muri portanti, riparare le fessure e le crepe con miscele apposite e rinforzare i muri di fondazione con rivestimenti in cemento. È inoltre fondamentale installare tiranti in acciaio per migliorare la connessione tra i muri portanti e le strutture del soffitto, aumentando così la resistenza antisismica. Per l’ala più recente dell’edificio, andrebbe attuata una revisione dettagliata delle strutture e realizzati tutti gli interventi di adeguamento statico necessari.

L’auspicio attuale della CAN è quello di avere entro fine anno un progetto concreto di risanamento, da preparare in collaborazione con un ente esperto. La presidente Vincoletto ha sottolineato i vari punti critici del progetto, che deve considerare la delicatezza del palazzo in quanto edificio storico tutelato, il suo essere continuamente in uso e i limiti finanziari di cui la CAN può disporre. I costi dell’intervento non sono ancora stimabili, ma è probabile che i lavori si svolgeranno per fasi, in modo da lasciare accessibile lo stabile e consentire il prosieguo delle attività che si svolgono al suo interno. Il risanamento andrà ad interferire con la progettualità delle attività previste, tuttavia è un lavoro urgente e necessario poiché “abbiamo una responsabilità nei confronti di chi usa questi spazi”, ha dichiarato la Vincoletto.

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