Ucraina, Putin: «Pace solo quando raggiungeremo nostri obiettivi»

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Ucraina, Putin: «Pace solo quando raggiungeremo nostri obiettivi»

“La pace in Ucraina ci sarà quando raggiungeremo i nostri obiettivi”. E in Russia al momento “non c’è bisogno di una nuova mobilitazione”. Ad affermarlo è il presidente Vladimir Putin nel corso della linea diretta e della conferenza stampa di fine anno iniziata ribadendo che la sovranità della Russia è minacciata e che “l’esistenza stessa del nostro Paese senza sovranità è impossibile. L’intero Paese non può esistere senza sovranità”.

Gli viene subito posta una domanda sulla guerra in Ucraina , e Pavel Zarubin, conduttore della televisione statale, chiede: “Quando ci sarà la pace?”. “Ci sarà la pace quando raggiungeremo i nostri obiettivi che non sono cambiati: denazificazione e smilitarizzazione dell’Ucraina”.

Putin ha anche sottolineato che il Cremlino non ha bisogno di una seconda ondata di mobilitazione di riservisti. “Attualmente – spiega -, ci sono 244mila persone mobilitate e si trovano nella zona operativa speciale: 41mila persone sono stati smobilitati per motivi di salute o per raggiunti limiti di età”. Quest’anno, rileva Putin, “sono già state reclutate sotto contratto con l’esercito russo 486mila persone”. “Ogni giorno 1,5 mila uomini russi – rileva ancora il presidente russo secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Tass’ – si arruolano nelle Forze Armate, il flusso di coloro che desiderano difendere la propria patria con le armi in mano non si ferma”.

Putin ha anche affermato che gli aiuti militari all’Ucraina provenienti dall’Occidente si stanno esaurendo e che il paese presto resterà senza armi straniere per resistere all’invasione russa. “L’Ucraina non produce quasi nulla, arriva tutto dall’ovest, ma un giorno le cose gratuite finiranno e sembra che stia già accadendo”, dice.

Putin ha poi riconosciuto che “gli Stati Uniti sono un Paese importante e necessario” e la Russia è “pronta a costruire relazioni e a ristabilire relazioni” con Washington. Allo stesso tempo, però, il leader del Cremlino ha precisato che “non ci sono ancora le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti” che ”devono prima cominciare a rispettare gli altri”.

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