Fiume, Pola, Zara… Stop ai fuochi d’artificio per Capodanno

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Fiume, Pola, Zara… Stop ai fuochi d’artificio per Capodanno
Foto: Igor Kralj/PIXSELL

Zara, Fiume, Pola, Albona, Rovigno, Abbazia, Parenzo… Sono soltanto alcune città croate che hanno deciso di salutare il nuovo anno senza i tradizionali fuochi d’artificio. Sono, in totale, una cinquantina le città croate che entreranno nel 2024 senza questo tipo di festeggiamenti.

Con l’avvicinarsi della fine di un altro anno, l’associazione “Prijatelji životinja” (Amici degli Animali) ricorda che l’acquisto e l’uso di petardi e fuochi d’artificio delle categorie F2 e F3 sono vietati durante tutto l’anno. Sottolineano inoltre che l’uso di altri tipi di fuochi d’artificio è consentito solo dal 27 dicembre al 1.mo gennaio, e non dal 15 dicembre, quando inizia solo la vendita.

L’associazione fa appello ai cittadini affinché mostrino compassione per gli animali, i bambini, gli anziani e gli altri esseri umani, e che evitino di utilizzare anche la pirotecnica consentita, poiché anche questo tipo di fuochi d’artificio può essere pericoloso per le persone e letale per gli animali.

“Negli anni precedenti, nonostante il divieto di legge, abbiamo ricevuto quasi quotidianamente lamentele dai cittadini riguardo all’uso di petardi e di altri fuochi d’artificio vietati”, hanno sottolineato dall’associazione. Pertanto, hanno scritto al ministero degli Interni chiedendo un maggiore controllo sulla vendita e l’uso di fuochi d’artificio: “Chiediamo un potenziamento dei controlli da parte della polizia riguardo all’uso di petardi e fuochi d’artificio, attraverso la formazione di pattuglie aggiuntive che verifichino l’osservanza della legge durante tutto dicembre e l’inizio di gennaio”.

Hanno inoltre sollecitato una modifica legislativa per consentire la vendita di fuochi d’artificio solo dal 27 al 31 dicembre, mentre l’uso sarebbe consentito solo dal 31 dicembre al 1.mo gennaio. Attualmente, la legge consente l’uso già dal 27 dicembre.

L’associazione fa notare che i fuochi di Capodanno non sono né necessari né insostituibili per festeggiare, come dimostra il crescente numero di città e comuni che negli ultimi anni hanno rinunciato alla loro organizzazione, preferendo forme di celebrazione che non causano rumore, esplosioni e inquinamento ambientale. Con una lettera, hanno invitato tutte le città e i comuni a essere parte di cambiamenti positivi e a celebrare il Capodanno in modo ecologicamente consapevole e moderno.

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