Ok di Biden: Kiev può colpire Russia con armi Usa

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Ok di Biden: Kiev può colpire Russia con armi Usa

Joe Biden e gli Stati Uniti hanno detto sì: l’Ucraina può usare armi americane per colpire obiettivi militari in Russia. La svolta, secondo Politico, è arrivata con un’indicazione data direttamente dal presidente al suo team. Senza annunci pubblici, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a Kiev, secondo le informazioni fornite a Politico da due funzionari statunitensi e da altre due fonti a conoscenza dei fatti.

“Il presidente ha recentemente dato disposizioni alla sua squadra di consentire che l’Ucraina possa utilizzare le armi statunitensi rispondere al fuoco a Kharkiv in modo che” l’esercito di Kiev “possa rispondere alle forze russe che colpiscono o si preparano a colpire”, le parole di un funzionario. In sostanza, l’Ucraina può utilizzare armi Usa solo per centrare obiettivi militari nella zona di confine in territorio russo. Resterebbe vietato l’impiego di missili Atacms, che possono centrare obiettivi a 300 km.

Negli ultimi giorni, Washington ha deciso di concedere “flessibilità” all’Ucraina per la difesa dagli attacchi russi, come riferisce una seconda fonte. Kiev può utilizzare armi a corto raggio, ma non può puntare contro infrastrutture di uso civile. Non può nemmeno lanciare i missili Atacms per colpire obiettivi militari in profondità nel territorio russo.

La svolta statunitense arriva dopo il via libera annunciato da una lista sempre più lunga di paesi europei: Francia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Finlandia, Svezia, paesi Baltici. Anche la Germania, secondo indiscrezioni, sarebbe allineata. In America, prima degli Usa si è espresso il Canada.

Il sì di Washington arriva dopo settimane di pressing ucraino. Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazioni per le azioni di Kiev che, con l’impiego di droni, hanno colpito e danneggiato obiettivi non legati alla guerra. Nelle ultime ore, secondo Politico, un tassello decisivo è stato collocato con il colloquio tra il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa ucraina Rustem Umerov, che ha “spinto in maniera decisa” per arrivare all’obiettivo.

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