Il Rijeka studia il controsorpasso

Domenica a Rujevica il big match contro la Dinamo. I biancocrociati obbligati a vincere per continuare a cullare il sogno titolo

0
Il Rijeka studia il controsorpasso
Nediljko Labrović. Foto: Ivo Cagalj/PIXSELL

Meno due. Mancano poco più di 48 ore all’attesissimo big match di domenica a Rujevica tra Rijeka e Dinamo, la supersfida che potrebbe decidere le sorti del campionato. Il tonfo nel turno precedente nel cortile della Lokomotiva (3-1) ha portato al cambio della guardia in vetta alla classifica, con i campioni in carica a mettere la freccia sui biancocrociati, anche se per un solo punto (72 a 71). Lo scivolone contro i “ferrovieri” è arrivato nel momento peggiore, con la truppa di Željko Sopić che si ritrova ora con le spalle al muro, obbligata a battere gli zagabresi per rimettere il naso davanti e continuare a cullare il sogno del secondo titolo della propria storia. La pressione sarà enorme, ma ci saranno anche gli ottomila di Rujevica a spingere i fiumani, chiamati a una reazione dopo le tre sberle incassate in via Kranjčević, che rischiano di lasciare in eredità qualche scoria a livello psicologico.

Labrović: «Durissima per entrambe»
“La sconfitta con la Lokomotiva è stata subito archiviata – assicura il capitano Nediljko Labrović, che ha visto la propria striscia d’imbattibilità interrompersi dopo 667 minuti –. L’umore all’interno dello spogliatoio è sempre alto e da questo punto di vista non è cambiato assolutamente nulla. Il focus è ora tutto sulla Dinamo. Sappiamo bene qual è la posta in palio e che non possiamo permetterci ulteriori passi falsi in questo ultimo scorcio di stagione”. La squadra di Sergej Jakirović è dal canto suo lanciatissima e secondo la maggior parte degli addetti ai lavori è adesso la favorita nella corsa titolo. “Sono cresciuti molto nell’ultimo periodo. Hanno anche cambiato assetto tattico e ora giocano con il modulo a due punte. Affrontiamo una squadra in salute e in grande condizione, ma se c’è qualcuno che può batterla, quelli siamo noi. E poi abbiamo il vantaggio di giocare davanti al nostro pubblico e a Rujevica, che sarà nuovamente una bolgia, il Rijeka è sempre favorito, anche contro avversari più forti della Dinamo. Stiamo preparando questa partita nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso. Sarà durissima, ma lo sarà pure per loro”, conclude il portierone dei biancocrociati.

Galešić: «Partita combattuta e con pochi gol»
La retroguardia fiumana dovrà fare gli straordinari per contenere le sfuriate offensive dei vari Petković, Kulenović e Baturina. E Niko Galešić lo sa bene. “Ci aspetta tanto lavoro dietro: la qualità del loro reparto offensivo non di discute – conferma il centrale difensivo, un pilastro della difesa del Rijeka –. Mi aspetto una partita molta combattuta e con pochi gol, un po’ sulla falsariga di quella con il Lilla nel play-off di Conference League. A loro basta il pareggio? La Dinamo verrà qui per vincere la partita, non certo per pareggiarla. Che poi è il nostro stesso obiettivo. Dovremo pressarli alti fin dal primo momento cercando di indurli all’errore”. Gli zagabresi sono l’unica formazione che il Rijeka non ha ancora battuto in questa stagione (un pareggio e due sconfitte il bilancio). “Un ulteriore stimolo per cercare di prenderci i tre punti. Nei due confronti al Maksimir non siamo stati all’altezza, è vero, ma domenica in casa nostra sarà tutta un’altra storia. Il ‘doblete’? Certo che ci crediamo. Stiamo disputando una stagione eccezionale e sarebbe un peccato chiuderla a mani vuote e fermarci proprio sul più bello. Un trofeo ci ripagherebbe di tutto il lavoro svolto dalla scorsa estate ad oggi, ma ovviamente l’obiettivo è portarceli a casa entrambi”, ha infine aggiunto lo stopper nato a Berlino.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display