Zoe Šestan, dalla Comunità di Pola a Sanremo junior

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Zoe Šestan, dalla Comunità di Pola a Sanremo junior
Zoe e la mamma la mamma Rosana Nenadić. Foto Vanja Stoiljković

Dodici anni, un grande amore per la musica e un… immenso talento. È Zoe Šestan, giovanissima ragazza di Pola, che tra poco più di un mese salirà il palco di “Sanremo junior”, dove rappresenterà la Croazia. Un traguardo, dolce dolce, che la vede impegnatissima, tra lezioni con coach vocali, prove, notti insonni: c’è da mettere su una performance impeccabile. E poi bisogna pensare pure ai doveri scolastici. Un risultato che non è arrivato da un giorno all’altro: Zoe ha alle spalle ore e ore di prove e un curriculum ormai invidiabile. E una passione che vuole trasformare in carriera. La incontriamo, in una mattinata rubata al suo orario stracarico, per farci raccontare l’avventura “Sanremo”, i Festival che l’hanno formata, quell’anno Covid che l’ha vista debuttare su YouTube… e i piani per il futuro. Assieme a lei, la mamma Rosana Nenadić. Meeting point, il Circolo di Pola – loro seconda casa. È infatti qui che Zoe ha cominciato il suo incredibile viaggio nel mondo della musica. Con il suo sorriso abbagliante, in rosso da capo a piedi, sembra già una star…

Cosa c’è da sapere di Zoe? Quale scuola frequenti? Quali sono i tuoi hobby?
“Mi chiamo Zoe e sono di Pola. Frequento la sesta classe della Scuola elementare di Siana e la quarta classe della Scuola di musica, dove studio pianoforte. Allo Studio di creatività musicale ‘Čarobna frula’ di Pola frequento lezioni di chitarra. Dietro a me ho sessanta esibizioni e concerti da solista, in Croazia e all’estero. Oltre alla musica, la mia passione è la vela. D’estate mi alleno al Club di vela ‘Vega’ di Pola”.

Parlando di musica, com’è nata questa passione?
“All’età di tre anni ho cominciato a cantare nel coretto della Comunità degli Italiani di Pola, i Piccoli cantanti. A sette anni ho iniziato ad occuparmi più seriamente di musica, mentre da qualche anno partecipo ai Festival. Parlando del Circolo, è qui che ho cominciato a suonare il pianoforte con la Maestra Orietta Šverko. In seguito ho preso lezioni di chitarra dal prof. Domagoj Terzić, per poi passare all’OKUD ‘Istra’ dal prof. Aleks Nadišić e infine alla Scuola di musica. Al momento studio pianoforte sotto la guida della prof.ssa Snježana Demarin e chitarra assieme alla prof.ssa Tatiana Giorgi. Da ricordare assolutamente il mio primo maestro di chitarra, Alejandro Cordova Fernandez. Ultimamente ho collaborato con le coach Petra Antolić e Valerija Nikolovska, che mi hanno preparata online per le esibizioni a Berlino e Roma e la grande artista jazz Lela Kaplowitz, con la quale ho appena lavorato dal vivo a Zagabria. Un’esperienza davvero incomparabile che mi ha dato tantissimo”.

Dietro a te hai 60 esibizioni da solista. Dove e in quali occasioni hai cantato?
“Il primo Festival a cui ho partecipato è stato ‘Pola canta’, mentre la prima vittoria l’ho ottenuta nel 2019 a Dignano al Festival ‘3, 2, 1… Canta!’”. A Fiume mi sono esibita al ‘Dječji mikrofon’. Alla mia prima grande gara internazionale, la ‘Balkan Fest’ di Banja Luka, ho ottenuto il terzo posto e l’invito a partecipare al Festival per giovani talenti ‘Slavianski Bazaar’ di Vitebsk in Bielorussia. Ma vista la guerra in Russia, è un invito a cui abbiamo deciso di rinunciare. C’è poi stata la vittoria a Cipro (‘Aphrodite voice’) e l’invito per andare a Parigi, dove ho ottenuto il primo posto alla competizione ‘Viva la France’. Avanti a Berlino per partecipare all’‘Euro Pop Contest Berliner Perle’, dove ho ottenuto un premio speciale del comitato organizzatore. E l’invito a partecipare al Festival ‘Viva Italia’ a Roma, dove ho ottenuto il Super Grand Prix…”.

Foto album privato

Laboratori online

Un Festival dietro un altro… Da dove l’idea di partecipare alle competizioni?
“È stata un po’ colpa del coronavirus. O grazie al coronavirus. Chiuse in casa, si doveva pur fare qualcosa per far passare il tempo. Così, mi sono iscritta a dei laboratori musicali online dell’associazione ‘Prijatelji glazbe’. Questi davano la possibilità di realizzare delle cover o registrare una canzone d’autore, di creare video musicali, di imparare a mixare e fare gli arrangiamenti, imparare a utilizzare la tecnologia digitale. Ecco, io avevo girato la cover e il video per ‘Rolling in the Deep’ di Adele e un video aggiuntivo per ‘Highway to Hell’ degli AC/DC. E da lì poi è partito tutto, la competizione a Cipro e gli inviti ai vari live Festival per tutta Europa”.

Mi sembra che ultimamente sei spesso «on the road». Come riesci a bilanciare musica e scuola?
“Beh, questa è in effetti la parte più impegnativa. Ovviamente, quando mi preparo per una competizione, sono occupata con le prove, che spesso si svolgono anche in altre città. Una volta tornata a casa, devo recuperare le lezioni perse a scuola, studiare, sostenere verifiche. Per ora, riesco ancora a gestire il tutto con successo”.

L’avventura «Sanremo»

Tra poco più di un mese ti attende forse la gara più grande, salirai il palco dell’Ariston per la finale di «Sanremo junior», il Concorso internazionale canoro per cantanti solisti dai 6 ai 15 anni. Come mai «Sanremo»?
“Nel mare di Festival per giovani talenti, ‘Sanremo junior’ è sicuramente una delle gare più prestigiose. Quindi la scelta a partecipare, ovvero a inviare una mia cover, a una competizione del genere è stata più che ovvia”.

Qual è l’iter per una competizione del genere?
Rosana: “La competizione viene organizzata dalla Kismet – nota in tutto il mondo per GEF (Festival mondiale di creatività nella scuola). L’iter è diverso per i partecipanti con nazionalità o cittadinanza italiana e per i partecipanti residenti in paesi stranieri o di altre nazionalità. Per la selezione, i concorrenti presentano un solo brano, della durata massima di 3 minuti e 30 secondi. Per dirla giusta, abbiamo deciso di partecipare all’ultimo momento. Ci siamo dette: ‘Facciamo ancora questa pazzia!’. Zoe è stata selezionata per la finale e parteciperà con la canzone di Cynthia Erivo ‘Stand up’. Già questo per noi è una piccola vittoria: a ‘Sanremo junior’ la concorrenza è davvero pazzesca. Al momento, Zoe sta lavorando con l’artista jazz Lela Kaplowitz, che la sta preparando per il grande evento. Un onore”.

Di che cosa parla «Stand up»?
“Si tratta di una canzone potente che parla della lotta per la libertà e l’uguaglianza, dal punto di vista di chi ha affrontato l’oppressione e la discriminazione, ma rifiuta di tirarsi indietro. La canzone sottolinea l’importanza della perseveranza e dell’essere uniti nella lotta per la libertà e l’uguaglianza. Fa parte della colonna sonora del film ‘Harriet’ e si è guadagnata la nomination ai Grammy e agli Oscar”.

Manca davvero pochissimo. Qual è la sensazione alla vigilia di un evento di tale importanza? L’emozione è presumo alle stelle.
“Sono felicissima. Allo stesso tempo, sento di avere una grande responsabilità, anche nei confronti di chi sostiene questa mia avventura, tra cui la Regione istriana e l’Ente turistico regionale, la Samarcanda Entertainment, Bi Holiday ed Eurovilla. Ci sono poi tutti i nostri amici, che vogliono restare anonimi”.
Rosana: “Senza il loro sostegno, tutto sarebbe più difficile. Un grazie di cuore!”.

Foto Vanja Stoiljković

Direzione rock

La finale mondiale va in onda il 17 aprile dal vivo al Teatro Ariston di Sanremo, quando i partecipanti saranno accompagnati dalla Sanremo junior orchestra composta da 32 elementi con Direttore d’orchestra. E dopo «Sanremo»?
“Per ora tutte le nostre forze sono concentrate su ‘Sanremo’ e sugli obblighi di scuola, ovvio. Avremmo dovuto partecipare pure ad un altro Festival nello stesso periodo, ma questo per noi era troppo importante. Un’occasione da sfruttare al massimo. In futuro vorrei registrare delle canzoni d’autore. Fare un passo in più, staccare dai Festival, attivare delle collaborazioni in campo musicale. In questo senso, siamo alla ricerca di produttori… rock. Il rock è la musica che mi ispira di più, accanto al rhythm’n’blues. La maggior parte delle cover che faccio sono di questo genere. E poi, continuare a caricare cover e video sul mio canale YouTube. Fare musica, insomma”.
Per Zoe, la scelta è chiara: sarà sicuramente musica. In un modo o nell’altro. Per ora il focus è sulla finale mondiale di “Sanremo junior”. Non rimane altro che “stand up”. In bocca al lupo, Zoe (e mamma)!

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