Strage scuola Belgrado: condizioni critiche per una bimba ferita

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Strage scuola Belgrado: condizioni critiche per una bimba ferita

Il governo della Serbia ha dichiarato tre giorni di lutto dopo il massacro in cui ieri, martedì 3 maggio, uno studente della scuola elementare “Vladislav Ribnikar” ha ucciso otto compagni di classe e una guardia giurata e ferito altri sei studenti e una insegnante.

Domani, 5 maggio, inizieranno i tre giorni di lutto. Le scuole elementari e secondarie a Belgrado sono state chiuse ieri, e il ministro dell’Istruzione Branko Ružić ha annunciato in una conferenza stampa straordinaria che oggi le lezioni in tutte le scuole della Serbia inizieranno con un minuto di silenzio.

Il ministro della Salute, Danica Grujičić, ha confermato che una delle studentesse ferite è in condizioni estremamente gravi e che i medici stanno lottando per la sua vita. È in pericolo di vita anche l’insegnante di storia ferita nella sparatoria del 14.enne killer Kosta Kecmanović. L’aggressore è ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Belgrado in stato confusionale.

Della tragedia della scuola di ieri sera ha parlato anche il presidente serbo Aleksandar Vučić, dicendo che l’aggressore è stato tre volte al poligono di tiro con suo padre.

Ieri sera migliaia di cittadini si sono radunati nelle strade per rendere omaggio alle vittime. Tra loro c’erano gli studenti della scuola dove il 14.enne ha compiuto la strage. Parlando del custode Dragan, il primo a essere stato ucciso nel raid omicida di Kosta, hanno detto che era  considerato un membro della famiglia.

Un corteo spontaneo è giunto anche davanti al Ministero dell’Istruzione, e i presenti hanno chiesto le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Branko Ružić.

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