Morte Napolitano. Il ricordo di Furio Radin

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Morte Napolitano. Il ricordo di Furio Radin
I presidenti Napolitano e Josipović piantano insieme l'ulivo della riconciliazione italo-croataPhoto: Dusko Marusic/PIXSELL

“Ci ha lasciato un grande Presidente, un uomo politico di alto valore umano e un amico vero della nostra comunità nazionale”, così il vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento croato, Furio Radin ha commentato la scomparsa di Giorgio Napolititano. “Non dimenticheremo mai – ancora l’on. Radin – la sua visita a Pola, dove, insieme al presidente croato Josipović, è stato accolto con grande entusiasmo da un’Arena gremita di connazionali e di amici della nostra gente e dell’Italia. L’ulivo, piantato quella sera di fronte ad un anfiteatro testimone della tragica frammentazione della nostra comunità, oggi, con i confini finalmente caduti tra noi e la Madrepatria italiana, ci ricorderà un Giorgio Napolitano che costruiva l’amicizia tra i due Paesi, ma ricordava anche con sincerità le nostre tristi vicende”.
“Ricordiamo con il cuore e con la mente l’uomo, ma anche il simbolo che, per noi, ha rappresentato: di onestà e schiettezza. Il concerto, voluto dei tre presidenti, italiano, croato e sloveno a Trieste in Piazza Unità è stato il primo gesto di sincera apertura tra le nazioni, ma soprattutto tra i territori di confine, martoriati dalla storia. I numerosi incontri che Giorgio Napolitano ha avuto con noi a Pola, Roma, Zagabria e Lubiana rappresentano gesti tangibili di affetto, e rimarranno indelebili nella nostra memoria. Il cordoglio della nostra comunità intera va alla famiglia e all’Italia intera, che ha fortemente chiesto e ottenuto, per la prima volta nella storia repubblicana italiana, il prolungamento di un mandato presidenziale. Grazie, Presidente Napolitano, per tutto quello che Lei ha fatto per il popolo italiano, in Patria e nel mondo. La nostra gratitudine rimarrà indelebile nei tempi a venire”,ha concluso Furio Radin.

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